CICCHETTI, agente Biondi e Pecorino: “Nessun tradimento, scelte professionali”

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L’ex calciatore del Catania Alessandro Cicchetti, oggi procuratore sportivo, commenta il mercato invernale portato avanti dalla società rossazzurra soffermandosi, in particolare, sui trasferimenti dei suoi assistiti Kevin Biondi ed Emanuele Pecorino, ai microfoni di Sport Sicilia Preview:

I giocatori ingaggiati dal Catania a gennaio sono molto importanti e adatti allo sviluppo delle dinamiche tattiche dell’allenatore, funzionali. Non ne vedo uno che spicca sugli altri. Sono tutti calciatori che rispecchiano la filosofia del mister. Lo aiuteranno a sviluppare in toto le sue idee ancor più che nel girone d’andata”.

“Biondi al Pordenone? Trattativa che si è sviluppata in maniera molto naturale, vorrei che un pò tutti accettassero un trasferimento scritto non da questa stagione ma da quando al ragazzo fu fatto, al rientro dal prestito a Messina, un contratto biennale e non triennale. Poi c’è da dire che il giocatore ha fatto le sue presenze e nelle ultime gare partiva dalla panchina. Ringrazio la Sigi, il Direttore Pellegrino e mister Raffaele per avere comunque sempre tenuto in considerazione Kevin. Parliamo di un ragazzo meraviglioso che è stato messo al centro di una polemica incredibile quando non c’è stato in realtà nessun tipo di speculazione. Nè ha fatto la differenza il peso economico del contratto proposto dal Pordenone. Il ragazzo anche per una questione di moralità nei confronti della famiglia andava a lavorare in macelleria con la tuta del Catania per fare le consegne a casa. Non ha tradito Catania e non è andato via per interessi economici. Si è trattato di una normale scelta professionale. Pellegrino ha anche chiesto il rinnovo, ma mai conclamato in un determinato modo. Lo stesso Pellegrino, la Sigi e l’allenatore hanno comunque rispettato sempre il giocatore, ed il giocatore ha rispettato il Catania e Catania, onorando la maglia anche in allenamento”.

“Pecorino alla Juventus Under 23? Quattro anni fa fu visionato da 7-8 squadre e l’ambizione era quella di determinare un trasferimento con un eventuale guadagno per il Catania ma nessuna società voleva trattare. Riusci,mo a fare il trasferimento al Milan che poi, evidentemente per una questione di accordi tra club, non esercitò il riscatto del cartellino. In questi casi succede che i ragazzi si sentano un attimino bocciati, scartati da un progetto e scatta in loro una sorta di voglia di rivalsa. Sviluppandosi l’interesse della Juventus si è creata un’operazione fondamentalmente nell’interesse principale del Catania, andando a mettere ossigeno nelle casse del club in un determinato momento storico. Per il giocatore è una grandissima opportunità, anche perchè la Juve sta attigendo molto sia dalla Primavera che dell’Under 23, ma soprattutto l’operazione ha i suoi pro per il Catania. Emanuele può avere l’Etna ed il Massimino tatuati, ma a 19 anni quando arriva un’offerta del genere la devi considerare. Non per un guadagno straordinario ma per la possibilità che il ragazzo può avere. C’è un fisso importante con dei bonus che possono portare a degli introiti importantissimi per il Catania, oltre ad una percentuale sulla futura rivendita. Abbiamo accompagnato le esigenze del Catania trovando una via di mezzo tra offerta e richiesta fino a quando si è trovato il giusto equilibrio. Come nel caso di Kevin, non c’è stato alcun tradimento ma una scelta professionale legata a delle opportunità dove le società hanno trovato i loro accordi più o meno remunerativi, determinando due operazioni vantaggiose per il Catania. Da tifoso del Catania ho lavorato anche per portare ossigeno al club, un pò di amaro in bocca ti rimane ma bisogna essere asettici, guardare un percorso e determinarlo. Si è fatto il bene del Calcio Catania 11700″. 

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