PELLEGRINO: “Squadra completata a gennaio come volevamo. Derby ha lasciato il segno, lecchiamoci le ferite. Martinez non è fuori per scelta tecnica”

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Maurizio Pellegrino

Il Direttore dell’Area Sportiva Maurizio Pellegrino torna a parlare a 360 gradi del derby e del momento difficile attraversato dal Catania, ai microfoni di ‘Corner’, su Telecolor:

“Rispettiamo ogni forma di pensiero e considerazione. Oggi i numeri dicono che abbiamo un punto in meno rispetto al girone d’andata, ma è un processo che deve finalizzarsi con le altre partite. Il mercato di gennaio è stato caratterizzato dalla volontà di completare la squadra nei suoi reparti, non di migliorarla. Con l’arrivo di Golfo, Giosa e Sales la squadra è stata completata com’era nell’intento, vedremo se avremo fatto bene o male e se potremo trasformare un momento di depressione in qualcosa d’importante. Vedremo anche quale futuro avrà – speriamo roseo – questa società. Tante cose ci sono ancora da fare. Non dimentichiamoci l’infortunio di Piccolo ed il fatto che le risorse non scorressero a fiumi. Bisognava dare manforte al reparto arretrato e sono arrivati giocatori funzionali in questo senso. E’ stato fatto un buon lavoro, ma oggi non possiamo dire di essere pienamente soddisfatti. Vedremo a fine anno se l’obiettivo di centrare i playoff nella migliore posizione possibile sarà centrato”. 

“Il derby è sacro, per chi capisce il significato di questa partita sa di cosa parlo ed è ingiustificabile una sconfitta del genere. Per noi è una bastonata che si fatica a smaltire. Dal punto di vista emotivo, oltre a fuoriuscire il tifoso, c’è però anche la razionalità che deve prevalere. Sapendo che si torna subito in campo. Col Palermo abbiamo faticato sia all’andata che al ritorno. Prendiamo atto della sconfitta ed accettiamo le severe critiche di tutti, io per primo che sono a capo di questo progetto me ne assumo la responsabilità. Non parlerei di mancanza d’impegno perchè conosco questo gruppo e l’allentore. Siamo stati attenti a molte cose, avevamo preparato il derby nel migliore dei modi, anche essendo molto carichi mentalmente, ma in campo le cose sono andate diversamente. Questa sconfitta fa male a tutti, ma io ho l’obbligo di guardare già a domenica e di risistemare il tutto, allo scopo di terminare al meglio questo campionato. Io credo che la squadra abbia ancora tutte le possibilità per dare soddisfazioni in questa stagione e nei playoff“. 

“Calo atletico? A mio avviso c’è stato un dispendio mentale e fisico maggiore per via delle tante partite ravvicinate in cui siamo passati in svantaggio, trovandoci costretti a rimontare. Sarebbe forse opportuno ricercare una maggiore attenzione nel non prendere gol e, anzi, di segnare noi prima degli altri. Perchè poi cerchi d’imporre il gioco ma non hai la freschezza e la lucidità necessarie per farlo. Adesso mancano dieci partite e dovranno essere giocate al massimo. La stanchezza è un concetto relativo. In 11 contro 10, indipendentemente dalla stanchezza, il derby andava interpretato in maniera diversa. Ci aspettavamo che l’andamento della gara si spostasse nella direzione di un Catania arrembante nel secondo tempo, trovando il gol e costringendo poi il Palermo a scoprirsi. Ma zero alibi, non cerchiamo giustificazioni. Ritengo, comunque, che allenatore e giocatori troveranno le giuste misure e la voglia di riscattare una delusione che vi assicuro è pesante. Il rischio è che questo contraccolpo possa impattare in negativo. Sarebbe un peccato perchè siamo dentro l’obiettivo che avevamo in mente. Il girone di ritorno si presenta con tante difficoltà perchè i punti iniziano a pesare. Vogliamo dare una speranza ulteriore ad un campionato importante”.

La ripresa degli allenamenti ha evidenziato come la sconfitta nel derby non sia stata ancora ben assorbita dalla squadra. Ha lasciato il segno. I giocatori sapevano da sempre dell’importanza del derby. Evidentemente non sono stato bravo a trasmettere quello che sarebbe dovuto essere. Oggi c’è da leccarsi le ferite a seguito di questo bruttissimo derby. I calciatori sanno cosa fare, l’allenatore idem, io pure ho la mia parte di competenza fino alla fine del campionato. Dobbiamo capire e dimostrare di poter consolidare una classifica importante e, perchè no, giocarci la B attraverso i playoff. La partita che non si doveva sbagliare è stata sbagliata. Il campionato può avere un esito tutto sommato positivo ma questa gara non doveva essere sbagliata quantomeno dal punto di vista del risultato. La sconfitta purtroppo è dura da digerire”.

“Perchè Maldonado non in campo contro il Palermo? L’allenatore ha scelto di dare continuità al centrocampo a due con Dall’Oglio e Welbeck. Maldonando, essendo un play per caratteristiche ben precise, non ha trovato spazio ma rimane un giocatore importante per il Catania. C’è sempre il confronto con l’allenatore, ovviamente poi decide lui la fomazione. Errore di Pinto sul gol di Santana? Quando c’è un cross laterale l’atteggiamento deve essere quello di guardare sempre palla ed avversario, in quel caso Pinto guarda solo la palla che viene crossata e non capisce dove è messo Santana che, liberamente, trova tutto il tempo e lo spazio per potere battere a rete. Errori che oggi in tantissimi commettono. Martinez? Gli è stato riscontrato un problema. Non si tratta di scelte tecniche ma di un approfondimento diagnostico che possa riscontrare definitivamente l’idoneità a Martinez per un problema avuto qualche settimana fa. Quando conosceremo il verdetto sulla penalizzazione? Abbiamo chiesto e sollecitato di avere notizie certe sulla fissazione dell’udienza ma non ci sono ancora novità. Non vorremmo che si esprimessero a stagione finita…”.

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