REAZIONE IMMEDIATA: archiviato il derby, il Catania cala il tris a Bisceglie

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Dopo 5 gare senza vittorie il Catania riesce finalmente ad ottenere i 3 punti. A farne le spese un Bisceglie mai domo che, nonostante il netto divario tecnico, ha comunque dato battaglia, dimostrando un ottimo spirito di squadra.

La prima frazione di gara si apre con gli etnei proiettati in avanti alla ricerca del vantaggio ed i padroni di casa che invece provano a sfruttare le ripartenze. Proprio da un contropiede nasce la prima occasione pericolosa della partita. (12’) Mansour si inserisce bene tra le linee ma non riesce ad intervenire su un cross tagliato dalla trequarti facendo finire la sfera sul fondo. Al 16’ ancora Mansour prova a rendersi pericoloso ma il suo colpo di testa è troppo debole e viene tranquillamente parato da Confente. Tre minuti più tardi i rossazzurri sfiorano il vantaggio. Russotto vede lo scatto di Di Piazza e lo lancia in profondità. Il numero 33 entra in area, elude l’intervento di un difensore con una sterzata improvvisa ma calcia troppo tra le braccia del portiere cestinando l’occasione più ghiotta dei primi 45 minuti. Al 31’ ancora Bisceglie in avanti sempre con Mansour che stavolta, nonostante l‘ottima posizione, colpisce malamente la sfera spedendola lontanissima dalla porta. Poco dopo (33’) è Di Piazza a non sfruttare un altro bellissimo filtrante di Russotto facendosi pescare in fuorigioco. Nel finale prima Dall’Oglio, con un velleitario tiro al volo, e poi Claiton, di testa, provano – senza successo – ad impensierire Spurio.

La ripresa segue lo stesso copione del primo tempo con il Catania che prova a fare la partita e a rendersi pericoloso. Al 57’ un cross teso di Calapai viene provvidenzialmente deviato in angolo da Altobello prima che Di Piazza possa raggiungere la sfera. Tre minuti più tardi sono invece i nerazzurri a non sfruttare una clamorosa occasione. Makota vince un contrasto e serve sulla corsa Cittadino, il quale entra in area ma colpisce malamente il pallone consegnandolo tra le braccia di Confente. Il pericolo scampato risveglia il Catania che al minuto 62 trova il vantaggio con Silvestri. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il capitano svetta con un imperioso colpo di testa gonfiando la rete per la seconda volta in stagione. Il vantaggio degli ospiti tramortisce il Bisceglie che, dopo 2 minuti, si fa male da solo. Il pressing di Di Piazza costringe all’errore Altobello. Sulla sfera si avventa Russotto che corre verso l’area e spiazza Spurio con un micidiale rasoterra. Il fulmineo uno-due consente a mister Raffaele di vivere i successivi minuti di gioco con maggiore lucidità e tranquillità. Al 65’ entrano infatti Welbeck e Golfo al posto di Dall’Oglio e Russotto. Qualche minuto più tardi (71’) Di Piazza insacca il cross di Welbeck ma secondo l’assistente la sua posizione era oltre la linea difensiva e l’arbitro annulla il gol. L’appuntamento con il destino viene però rimandato solo di 60”, infatti, al minuto 72, altro pasticcio dei nerazzzurrostellati e Di Piazza ne approfitta per incunearsi in area e spiazzare il portiere avversario per il tris definitivo.

Il 3-0 costringe il Bisceglie alla resa e così anche Rosaia (76’) prova ad unirsi alla festa calciando da fuori ma Spurio si supera togliendo la sfera dall’incrocio dei pali. Nel finale entrano anche Izco, Sarao e Vrikkis (all’esordio) per Di Piazza, Maldonado e Calapai. Proprio Sarao (86’) pesca molto bene Golfo in area ma l’esterno palermitano sbaglia il controllo e consente alla difesa di rinvenire sulla sfera facendo sfumare l’azione. In pieno recupero prima è Albertini (92’) a sfiorare il poker (troppo lungo il suo assist per Golfo), poi è il Bisceglie a cercare il gol della bandiera. Al minuto 93 il velenoso tiro di controbalzo di Makota viene deviato con la punta delle dita da Confente. Sull’angolo seguente è invece Musso a non trovare la deviazione vincente sotto porta. Forse il 3-0 finale è un risultato troppo pesante nei confronti di un Bisceglie molto volitivo ma qualitativamente inferiore. L’Elefante è stato bravo e cinico a sfruttare gli errori della difesa avversaria colpendo con ferocia ed astuzia nel momento clou della partita.

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