FUORI DAI PLAYOFF: difesa horror, il Foggia condanna il Catania

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Gli etnei tradiscono inaspettatamente proprio nel momento più importante della stagione uscendo sconfitti, in questo primo turno degli spareggi promozione, dal confronto con il Foggia di mister Marchionni. Nonostante i rossazzurri avessero il vantaggio dei due risultati su tre per il passaggio del turno (quindi sarebbe bastato non perdere), i padroni di casa commettono tre grossi svarioni difensivi che costano l’1-3 finale. Devastante il duo Curcio-Balde che, insieme ad uno strepitoso Fumagalli, estromettono clamorosamente l’Elefante dai playoff.

Il primo tempo si apre subito (1’) con i padroni di casa pericolosi con la conclusione dal limite di Maldonado che trova la pronta respinta di Fumagalli. All’8’ il portiere interviene prontamente ancora sul centrocampista ecuadoregno. Qualche istante dopo (13’) ottimo inserimento di Calapai che scarica sui piedi di Dall’Oglio il quale, da buona posizione, calcia altissimo. Catania che prova in tutti i modi a trovare il vantaggio. Al 16’ la manovra insistita dei rossazzurri si conclude con il tiro a giro di Dall’Oglio che sorvola di poco la traversa. Due minuti più tardi grande azione di Reginaldo che si invola fino alla trequarti e lascia partire una rasoiata deviata in corner da Fumagalli. Dall’angolo, Dall’Oglio colpisce di testa la sfera trovando però ancora una volta l’ottima risposta dell’estremo difensore avversario.

Alla mezz’ora esce allo scoperto il Foggia con delle pericolosissime ripartenze, come quando Garofalo (33′ ) si invola solitario fino al limite dell’area calciando però debolmente tra le braccia di Martinez. Il gol è nell’aria ed appena 60” più tardi Balde porta in vantaggio i suoi. L’attaccante, servito in velocità da Curcio, è bravissimo a rubare il tempo e battere Martinez sul primo palo. Al 40’ altra colossale dormita della difesa rossazzurra con Kalombo che recupera palla e mette in mezzo un cross sul quale si rivela provvidenziale l’anticipo di Dall’Oglio. Al minuto 44 ospiti pericolosi con il colpo di testa di Curcio. L’ex Catania, indisturbato, spedisce troppo alta la sfera. In pieno recupero ci prova anche Vitale ma il suo colpo di testa non impensierisce il numero uno spagnolo.

Nella ripresa, Zanchi sostituisce Pinto e gli etnei sembrano entrare con il piglio giusto. Al 49’ vibranti proteste del Catania per l’intervento scomposto su Sarao ma l’arbitro non concede il penalty. Poco dopo, cross di Dall’Oglio per Reginaldo, il quale a botta sicura trova i piedi di un miracoloso Fumagalli. Sulla stessa azione Maldonado stoppa dal limite e lascia partire un missile terra-aria che però si stampa in pieno sul palo. E’ un buon momento per il Catania ma al 63′ ecco la doccia gelata. La difesa del Catania sbaglia il fuorigioco facendosi cogliere di sorpresa, Curcio è bravo e fortunato a sorprendere Martinez.

Mister Baldini decide allora di giocarsi il tutto per tutto con gli ingressi di Di Piazza e Manneh (al posto di Piccolo e Dall’Oglio) e passando ad un 4-2-4. Al 69’ arriva il gol della speranza. La velenosa punizione di Maldonado rimbalza davanti a Fumagalli che, ingannato dalla traiettoria, consente alla sfera di oltrepassare la linea di porta. La rete dell’1-2 dura però pochissimi secondi perché al minuto 72 ancora un lancio di Curcio trova impreparata la retroguardia etnea consentendo a Balde di involarsi indisturbato verso la porta e battere con estrema freddezza e lucidità per la seconda volta il portiere spagnolo.

Al 76’ ci riprova Maldonado su punizione ma stavolta è attento Fumagalli che respinge la conclusione del numero 15. Sulla ribattuta invece è molto impreciso Sarao, calciando fuori la sfera. Nel finale il portiere ospite si rivela strepitoso nel respingere sulla linea il colpo di testa di Di Piazza e Maldonado, sempre da fermo, prova a riaprire la sfida ma la sua conclusione non sortisce gli effetti sperati. Al termine della contesa la delusione in casa Catania è tanta sia per la mancata qualificazione sia per come è maturato il risultato, con errori difensivi incredibili che hanno spianato la strada in favore di un Foggia che, pur non brillando particolarmente, ha sfruttato con arguzia i punti deboli degli avversari rimanendo sempre lucido e compatto anche nei momenti di massima sofferenza.

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