PRIMAVERA 3: torneo vicino alla conclusione, bilancio positivo per i ragazzi di Marchese

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foto calciocatania.it

Il campionato Primavera 3 che vede impegnate le squadre Under-19 delle società di Serie C sta per volgere al termine. Il Catania allenato Giovanni Marchese può ritenersi soddisfatto del percorso intrapreso in una stagione segmentata a causa della pandemia. Dopo aver esordito il 27 ottobre contro la Virtus Francavilla, i giovani rossazzurri infatti hanno dovuto aspettare quattro mesi prima di tornare in campo e proseguire il campionato. Una lunga attesa che senz’altro ha condizionato il lavoro della squadra, anche se alla ripresa il Catania non si è fatto trovare impreparato e ha ripreso in mano quel filo che si era interrotto con la sospensione del torneo.

Marchese, il quale ha fatto tesoro della lezione tattica di Montella, Maran e Gasperini, è solito disporre la squadra con il 3-4-3 o il 3-4-1-2. Non può essere definito allenatore integralista, in quanto ha fatto della duttilità e dello spirito d’adattamento i suoi punti di forza sin da calciatore. Abitualmente schiera in porta Coriolano (sostituito durante l’infortunio da Vadalà o Borriello), in difesa Caracò, Panarello e Iuculano, a centrocampo Lo Duca, Sciuto (in alternativa D’Angelo o Currò), Limonelli e Tropea (con il “jolly” Aquino utilizzato spesso in corso d’opera) e in avanti Fichera o Russo al fianco di Di Stefano (miglior realizzatore con 6 reti) e Le Mura, capitano della squadra.

I ragazzi gettati nella mischia hanno prodotto un calcio veloce e lineare, intraprendendo un percorso di crescita collettivo e individuale sotto lo sguardo attento di Giovanni Marchese. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato lo scorso anno, l’ex terzino sinistro ha iniziato la sua carriera da allenatore partendo dal settore giovanile del Catania. Il club etneo gli ha affidato il timone della ricostituita formazione Primavera, nel quale è confluito questo gruppo di giovani promesse del calcio catanese. I progressi dei ragazzi non sono passati inosservati ai tecnici della prima squadra, tant’è che durante l’anno sia Raffaele che Baldini hanno aggregato alcuni di essi nel gruppo di Silvestri e compagni intravedendo qualità atletiche, tecniche e caratteriali da calciatori già formati.

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