CATANIA: tifosi divisi, ma qualsiasi posizione merita rispetto

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Periodo di totale caos ed incertezza per le sorti del Calcio Catania 1946. In questi giorni si assiste alla divisione della tifoseria in pro Sigi o tacopiniani da una parte, sostenitori della matricola da salvare a tutti i costi o propensi a ripartire dalla D, seppur dolorosamente, dall’altra. Qualcosa che risulta quanto mai inutile ed improduttivo. Eventualmente, infatti, ci saranno tempi e modi per valutare colpe ed errori. In un momento così delicato dove si rischia di spazzare via oltre 75 anni di storia e passione, servirebbe la compattezza e l’unione di tutte le componenti.

Le lotte intestine di queste ultime ore tra coloro che hanno sostenuto la proprietà, effettuando un bonifico in favore della SIGI, e chi invece non è convinto (o non può farlo) dell’effettiva efficacia di questo progetto, non aiutano. Entrambe le fazioni possiedono infatti argomentazioni ugualmente valide a sostegno dell’una o dell’altra tesi, pertanto spetta alla coscienza del singolo individuo, in base anche alle proprie possibilità, decidere il da farsi. E’ importante rimarcare che non esistono supporter di Serie A e tifosi di Serie B.

A prescindere dall’epilogo della vicenda, gli sforzi di chi prova a dare il proprio contributo alla causa va elogiato, allo stesso modo chi non è favorevole viene comunque da anni e anni di sofferenze per quei colori ed è stanco di false promesse o d’ingoiare bocconi amari. Qualsiasi posizione dei tifosi merita il giusto rispetto. Se poi il sostegno economico si rivelerà determinante ai fini dell’iscrizione e di un rilancio del Catania, tanto meglio. Sono, in ogni caso, giorni difficili per il popolo rossazzurro che vive la fase più delicata dell’intera storia del Calcio Catania matricola 11700.

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