LA GIOVANE ITALIA: “Pilastro delle giovanili azzurre, Greco ci sa fare col pallone…”

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Nei giorni scorsi abbiamo proposto la descrizione del profilo del neo acquisto Riccardo Cataldi e di Luca Ercolani a cura de La Giovane Italia, da sempre molto attenta in fatto di giovani promesse del calcio italiano. Questi, invece, i tratti più significativi di quanto si legge sul centrocampista Jean Freddi Pascal Greco:

“Fin dall’infanzia vissuta nella capitale, Freddi ha mostrato di saperci fare col pallone. Una dote che lo ha proiettato ben presto nel vivaio della Roma, che non si è fatta sfuggire un prospetto capace di mettersi in bella evidenza nel corso della sua trafila in maglia giallorossa. Greco è stato uno degli esponenti di spicco della “nidiata d’oro” dei classe 2001, capace di portare a casa Scudetto e Supercoppa Under 17 nel 2018 e di lanciare molti di quei ragazzi alle soglie del grande calcio”.

Successivamente le strade del centrocampista di origine malgascia e della Roma si sono separate, ripartendo dal Torino. “Freddi si è quindi preparato alla prima esperienza lontano da casa, affrontata col piglio di sempre: poche parole, tanta sostanza. Con venti presenze stagionali, e un gol messo a segno nel derby della Mole per acciuffare sul pareggio la Juventus, Greco si è imposto come una delle colonne della Primavera di mister Sesia. Un rendimento accompagnato, come di consueto, da una presenza fissa nel gruppo delle giovanili azzurre. Già titolare inamovibile con l’Under 17 all’Europeo del 2018, terminato con la sconfitta ai calci di rigore nella finale contro l’Olanda, Greco si è confermato anche da sotto età con l’Under 19, disputando la rassegna continentale della scorsa estate e consolidando il suo posto nella mediana azzurra anche nel 2019/20″.

“D’altronde, Freddi ha caratteristiche capaci di fare la fortuna di ogni allenatore: il classe 2001 è un autentico coltellino svizzero, che ha nel ruolo di mezzala sinistra la posizione naturale ma che ha mostrato di potersi disimpegnare senza problemi anche da laterale difensivo. L’intensità e i continui strappi dei quali si rende protagonista in mezzo al campo lo fanno somigliare ad Allan, anche se il suo punto di riferimento è Daniele De Rossi, e non potrebbe essere altrimenti per un centrocampista cresciuto in giallorosso col mito di ‘capitan futuro'”.

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