L’EDITORIALE: Baiocco e Diop frenano il Catania, ma quanti sprechi! I giovani vanno aspettati. Quale identità?

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Simbolo di Catania

Ci risiamo. Dopo il 3-0 di Monopoli, i rossazzurri tornano a giocare in trasferta ed incappano in una nuova sconfitta. Catania ko sul campo della Paganese al termine di una prestazione che ha visto gli etnei costruire una lunga serie di palle-gol, come dimostrano chiaramente sia le statistiche che gli highlights dell’incontro. Il risultato finale, però, determina il ritorno dalla Campania con zero reti all’attivo e, soprattutto, zero punti in tasca.

La componente fortuna ha premiato la Paganese che, al contrario di quanto sostiene mister Baldini, non ha tirato una sola volta in porta – vedi le due ottime parate di Stancampiano e non solo – ma, rispetto all’Elefante, ha capitalizzato creando molto meno e sfruttando una gran giocata di Diop, abile peraltro ad eludere la marcatura di Ercolani nella circostanza. Episodio decisivo questo, ancor di più quanto accaduto nei minuti precedenti, quando Ceccarelli si è visto respingere il calcio di rigore da Baiocco e la Paganese è stata costretta a giocare in dieci per l’espulsione di Sussi. Occasioni troppo ghiotte per non essere sfruttate, eppure la squadra di Baldini ha sprecato l’impossibile trovando sulla sua strada un Baiocco che ha parato di tutto, confermandosi particolarmente ispirato quando affronta il Catania.

Gli azzurrostellati, motivati dal cambio della guida tecnica, hanno lottato fino alla fine ma dovendo ringraziare in larga misura la dea bendata ed un Catania decisamente sciupone. Sfortuna a parte, gli etnei hanno evidenziato limiti in fase realizzativa. Bene la produzione della manovra offensiva ma difficoltà a concretizzare là davanti per Russotto e compagni, con errori da matita blu. Sbagliando troppo in zona-gol, inevitabilmente si paga dazio. Dietro, poi, poche sbavature malgrado la presenza in area di una punta pericolosa come Castaldo. Con il Catania proiettato in avanti alla ricerca della vittoria in condizioni assai favorevoli, ci ha pensato però il guizzante Diop a creare scompiglio nella difesa rossazzurra rivelandosi letale. Il Catania ha peccato d’inesperienza nei momenti clou della partita e non è stato abbastanza cinico, spietato, come invece aveva evidenziato nel precedente turno di campionato con la Fidelis Andria.

In quel caso ci pensò Sipos a fare la differenza con una doppietta. Stavolta la punta croata ha avuto le polveri bagnate e, forse, i complimenti esagerati di settimana scorsa non lo hanno agevolato. In realtà ribadiamo il concetto già espresso sul ragazzo: possiede ottime potenzialità ma bisogna lasciarlo lavorare in tutta serenità, senza eccessive pressioni. Discorso analogo per gli altri giovani della rosa, che vanno aspettati, supportati e tutelati soprattutto dagli “anziani” del gruppo. Attendiamo ancora per capire di che pasta è fatto questo Catania lungo il percorso di crescita e di amalgama di una squadra che ha cambiato diverse pedine e deve ancora assumere una precisa identità. I prossimi due impegni stagionali con Catanzaro e Bari, in questo senso, diranno qualcosa in più.

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