AUTUNNO CALDO: il Catania resta nel pantano dopo il ko con la Turris, come risalire la china?

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La sconfitta casalinga per mano di una Turris arrembante e disinvolta mantiene il Catania nei bassifondi della graduatoria del Girone C di Serie C. I rossazzurri si trovano al momento nel blocco di squadre che lotteranno fino alla fine per la permanenza tra i professionisti. E’ uno dei punti più bassi dei 75 anni di storia dell’antico sodalizio calcistico etneo, caduto da tempo nell’anonimato sportivo e stretto nell’ingente morsa di milioni di debiti.

In un momento del genere ci si interroga su come dovrebbe cambiare l’inerzia di una stagione nata sotto pessimi auspici. Detto a più riprese delle incertezze societarie che inquietano l’ambiente, guardando al rettangolo di gioco si assistono a prestazioni volenterose pur farcite da errori grossolani commessi da atleti tecnicamente modesti o semplicemente alle prime armi. Tuttavia sarebbe fin troppo facile scaricare tutte le responsabilità addosso ai giocatori, alcuni dei quali catapultati per la prima volta in una squadra di calcio professionistica dai rispettivi settori giovanili di provenienza.

Al momento le soluzioni tattiche operate da mister Baldini non stanno dando buoni frutti. Il trainer massese mostra comunque coerenza e fedeltà alle proprie idee di gioco pur faticando nel proporre un certa visione di calcio in presenza di un organico poco eccelso e assai inesperto nei ruoli chiave. Tempo per riflettere ce n’è davvero poco, dal momento che la squadra è chiamata subito a proiettarsi nella sfida in casa del Picerno, gara che a questo punto assume i connotati di un autentico “scontro salvezza” (incredibile a dirsi). In terra potentina il Catania rialzerà la testa o rimarrà ancora prigioniero dei propri limiti?

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