CATANIA: messa in mora e ritorno indietro nel tempo, gli “eroi” e il silenzio delle istituzioni

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Ci risiamo. I giocatori del Catania hanno formalmente messo in mora la società rossazzurra. E’ partito, dunque, il sollecito a rispettare gli impegni presi nei rispettivi contratti e la si avverte che, in mancanza di tale adempimento, si adiranno le vie legali per giungere eventualmente anche alla risoluzione dell’accordo. Continua a piovere sul bagnato, dunque, con il rischio concreto di spegnare definitivamente la luce qualora l’attuale proprietà continuasse a non riuscire a porre un freno a tutto questo. E’ inevitabile che crescano le perplessità e monti la rabbia dei tifosi. Anche perchè è un ritorno indietro nel tempo. Parlavamo degli stessi argomenti già ad aprile-maggio 2020. Ma allora era scoppiata da pochi mesi la pandemia e la stagione era in stand-by, per poi disputare i Play Off. Adesso invece è trascorsa solo metà campionato e già emerge la grana stipendi da risolvere, evidenziando una volta di più le criticità in seno al Calcio Catania.

Lo scorso anno il primo cittadino Salvo Pogliese parlava dell’esistenza di varie trattative per l’acquisizione del club, mantenendo il più stretto riserbo fino ad arrivare all’aggiudicazione del Catania ad opera della Sigi ed al naufragare della trattativa con Joe Tacopina, che ha vincolato la società a non considerare alcun piano B attraverso le condizioni presenti nel contratto preliminare d’acquisto firmato. Sfumata la cessione a Tacopina, si sono sviluppate diverse interlocuzioni mai andate a buon fine. A queste è andato ad aggiungersi il silenzio delle istituzioni locali, le stesse che avevano a più riprese rimarcato l’eroismo e l’atto d’amore di Sigi consegnando a Tacopina persino un importante riconoscimento cittadino, l’Elefantino d’argento. La realtà dei fatti però dice due cose: che l’avvocato italo-americano è il proprietario della SPAL e, soprattutto, pur avendo consegnato le chiavi alla Sigi si è tornati a vivere nell’incertezza più assoluta con il rischio ancora più elevato della sparizione del Calcio Catania e che la squadra non arrivi addirittura a terminare la stagione. Dopo tante chiacchiere e promesse non mantenute, ognuno faccia fino in fondo la propria parte salvando quello che rappresenta un patrimonio importante per la città.

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