CATANIA: il “fattore Massimino” non c’è, rendimento casalingo da tredicesimo posto

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Nel corso degli anni gran parte delle fortune del Catania sono transitate dall’impianto sportivo di Piazza Spedini grazie al cosiddetto “fattore Massimino”: vale a dire la capacità dell’Elefante di conquistare, tra le mura amiche, punti importanti contro qualsiasi avversario, indipendentemente dalla storia, blasone e caratura tecnica degli ospiti. Ne sanno qualcosa le “sette sorelle” della Serie A che nel corso delle tante stagioni vissute in massima serie hanno spesso subito il calore del tifoso catanese (alcune perdendo persino lo scudetto). Da quando però l’11700 è tornata nei meandri della terza serie la vulcanica tifoseria rossazzurra ha rappresentato quasi un boomerang per calciatori non abituati alle pressioni ed aspettative di una piazza così esigente e competente come quella catanese, ottenendo a volte risultati molto amari e difficili da digerire. Anche quest’anno, nonostante la bassissima affluenza e le poche aspettative, lo stadio “Angelo Massimino” non sembrerebbe essere più quella roccaforte inespugnabile dei bei tempi, con l’Elefante fuori dalla top ten per rendimento interno (con il 13ª posto) e addirittura il 60% delle sconfitte totali (cioè 3 ko su 5) giunte proprio al “Cibali”.

Che il gap tra rendimento interno ed esterno sia stato sempre più livellato è testimoniato anche dai 10 punti casalinghi raccolti e controbilanciato dai 9 conquistati fuori casa (6ª miglior rendimento) nell’arco di quattordici partite totali. Ma occorre precisare che il Catania, sul prato di casa, ha dovuto affrontare avversari spesso forti e ben attrezzati come Bari (corazzata del torneo, almeno sulla carta), Turris (grande rivelazione del torneo), Juve StabiaAvellino (altra big del campionato) e Foggia. In ogni caso gli etnei hanno raccolto molto meno di quanto effettivamente meritato (ad esempio se non si fossero incassati i gol a tempo scaduto contro Bari, Avellino e Foggia il Catania avrebbe avuto 4 punti in più in classifica). A conclusione del girone d’andata restano altri due confronti casalinghi da non sbagliare: il 27 Novembre contro il Potenza e soprattutto il 12 Dicembre contro il Palermo, utile anche per riscattare la clamorosa sconfitta interna della passata stagione.

Di seguito il riepilogo dell’andamento casalingo del Catania: (tra parentesi il risultato finale)

Gare disputate: 7

Avversari incontrati: Fidelis Andria (V), Bari (S), Turris (S), Juve Stabia (V), Avellino (P), Vibonese (V), Foggia (S)

Punti raccolti: 10

Media punti: 1,4

Gol fatti: 13

Gol subiti: 12

Differenza reti: +1

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