ESCLUSIVA – La Vecchia: “La difesa ha tradito il Catania. Extra campo, brutto viaggiare senza una bussola. L’attesa uccide lentamente. Servono prospettive”

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Consueto ospite di Radio Antenna Uno, Tino La Vecchia – tifoso del Catania, scrittore ed opinionista – è intervenuto nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20), in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com. Campo ed extra campo i temi toccati:

Facciamo un passo indietro. Taranto-Catania, ko inaspettato?
“Sconfitta molto amara che non mi aspettavo. Ho seguito la partita. Credevo che finisse in pareggio. Un pareggio strameritato per il Catania che forse sarebbe andato anche stretto. Il Catania l’avrebbe potuta persino vincere perchè il Taranto non ha dimostrato di essere superiore. Purtroppo ancora la grande pecca è la difesa che ha tradito il Catania ed è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, forse con le stesse modalità di quella maturata contro il Foggia. Due punti sprecati, che si sommano agli altri”. 

Difesa che soffre troppo, forse Baldini farebbe meglio ad essere un pò meno offensivista?
“Ho sempre detto che l’importante è segnare una rete in più rispetto agli avversari. Non credo ci sia da rivedere il piano tattico, le gare si possono vincere anche 4-2. Ci sarebbero da prendere due difensori migliori di quelli attuali e magari un rinforzo a centrocampo per fare diventare il Catania competitivo”.

Ovviamente però questo discorso legato al mercato dipende molto dalle vicende societarie.
“Speriamo. Siamo arrivati alla 15/a giornata, ne mancano quattro per finire il girone d’andata. L’auspicio è di concludere il campionato con maggiori prospettive e si possa magari mettere mano al portafogli, per quanto scarno possa essere e andare a pescare chissà come due centrali che servono come il pane a questa squadra”.

A proposito di extra campo, cosa ti aspetti dalla Sigi?
“Non riesco a capire questa carenza di comunicazione abbastanza forte all’interno di Sigi. Una comunicazione multivoce che porta a disorientare un pò. Quando ci sono voci divergenti, chi ascolta si smarrisce, non sa a quali voci andare dietro. Parliamo tutto sommato di calcio, che per quanto possa essere importante è un segmento della vita. Ci sono cose più importanti e determinanti soprattutto nella società attuale e nel triste periodo che stiamo vivendo. Ma il calcio rimane lo sport più amato al mondo. Il calcio non è quello che ho seguito da ragazzino negli anni ’60-70. E’ cambiato in maniera radicale. E’ diventato un’azienda che produce soldi e tutto è finalizzato a questo. Con il calcio tante volte non mi diverto più. Parto dal principio che sconosco cosa passi nella mente dei dirigenti della Sigi. Quali siano i loro progetti. Se c’è un piano ben preciso, delineato. Se hanno delle prospettive. E’ brutto viaggiare in questo mare senza una bussola. Credo che il campionato del Catania si completerà, posso anche ipotizzare che la Sigi passi in mano esclusivamente ad un solo Presidente (Nicolosi?). Ipotesi che secondo me non è da scartare”.

Serve un cambio radicale in società.
“Penso che nessun giornalista voglia fare terrorismo ma informazione, come è nel diritto di tutti. Nicolosi si è esposto molto più degli altri sul piano economico. Ed è notorio che c’è un profondo squilibrio dell’impegno economico tra i vari soci, c’è una spaccatura notevole, forte, concreta e palese. Auguriamoci che si possa risolvere tutto in un modo o nell’altro perchè l’attesa uccide lentamente e non vorrei che il Catania morisse lentamente. Serve celerità, chiarezza. Una scomparsa del Catania sarebbe un grave delitto. Non lo meriterebbe una città che ha un bacino di quasi un milione di abitanti. Non lo meriterebbero i tifosi, la storia gloriosa del Catania Calcio”.

Torniamo al campo e alle difficoltà difensive. Potrebbe essere utile provare a dare spazio a Ropolo, qualcuno della Primavera o Pino al centro della difesa?
“Il pubblico di Catania al di là di una minima percentuale, di calcio ne capisce. Non lo devo dire io che ci sono questi buchi enormi in difesa, lo dicono le cifre. Non so se Ropolo può essere una soluzione visto che Ropolo forse agisce meglio da esterno. Magari qualche ragazzo della Primavera o qualche svincolato potrebbe anche esserci, qualche calciatore a buno mercato potrebbe trovarsi ma non si può più giocare con Ercolani, Monteagudo. Non ho nulla contro questi calciatori ma sono tanti i punti persi dal Catania per errori individuali. C’è da dire anche che la costruzione del gioco dal basso è quasi impossibile in C perchè i campi non sono quelli di A, la palla assume direzioni stranissime a meno che il terreno non sia in erba sintetica. In C il pallone non scivola come dovrebbe e poi i calciatori non hanno i piedi educati. Non sono così tecnici da poter mandare il pallone dove vogliono. E quindi si verificano tutti questi errori. Meglio eliminarla la costruzione dal basso perchè vedo errori da parte di tutte squadre. Aggiungo che Maldonado preferirei vederlo più avanzato anzichè agire davanti alla difesa”.

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