TARANTO-CATANIA: come cambia la storia del match. “Iacovone” spesso indigesto, piccola rivincita ma 9 giugno 2002 imparagonabile

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Si è riproposta a distanza di sei anni una sfida che registra ben 31 gare in terra pugliese tra Serie B e C, dagli anni ’30 ai giorni nostri. La storia delle partite giocate allo “Iacovone” dice che il Taranto ha conseguito la vittoria contro il Catania per la 14/a volta. Rimane fermo a 12, invece, il dato relativo al numero di pareggi ed a 5 quello che si riferisce alle affermazioni esterne dell’Elefante che ha vinto per l’ultima volta a Taranto nel 1996: decisivo il gol di Umberto Brutto nel secondo tempo.

Successo tarantino maturato dopo il 2-3 risalente a maggio 1960, quando i rossazzurri allenati da Carmelo Di Bella vinsero con reti di Alvaro Biagini (doppietta) e Memo Prenna. Proprio il risultato di 3-2 si è concretizzato stavolta in favore del Taranto, che non batteva tra le mura amiche il Catania in campionato dal 2001 (1-0, rete di Riganò in C1). In assoluto, invece, i rossoblu non vincevano allo “Iacovone” dal 2-0 di Coppa Italia datato 19 agosto 2006 (a segno Catania e Mancini). Il successo di ieri pomeriggio conferma la supremazia del Delfino nei confronti in Puglia e viene visto dai tarantini come una piccola rivincita nei confronti degli etnei, ricordando lo 0-0 del 9 giugno 2002 che sancì il ritorno del Catania in B. Ma quella è decisamente un’altra storia, con il Catania che da lì seppe costruire pagine bellissime in categorie superiori ed un ventennio di indicibile sofferenza per il Taranto.

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