ESCLUSIVA – Stampa calabrese, Giovene: “Catania avversario peggiore per il Catanzaro. Fiducia in Maldonado. Moro spauracchio principale”

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Abbiamo contattato il collega Gianfranco Giovene di ‘CatanzaroInforma.it’ per meglio comprendere le dinamiche interne al Catanzaro in vista del match del “Massimino” col Catania, ma non solo. Spazio anche ad alcune riflessioni sulla squadra rossazzurra.

Torna una classica sfida del calcio meridionale. Come arriva il Catanzaro alla trasferta di Catania?
“Che la sfida contro il Catania sia una classica del calcio meridionale ed un appuntamento importante per il Catanzaro nessun dubbio. I giallorossi ci arrivano con tanta voglia di superare il momento negativo che stanno attraversando dopo l’eliminazione di Coppa e l’assenza di vittorie fin qui nel girone di ritorno in campionato. E non senza curiosità per gli ultimi arrivati, Iemmello in primis, che per esigenza proprio a Catania dovrebbe fare il suo esordio a gara in corso”.

Cosa è cambiato da quando Vivarini siede sulla panchina del Catanzaro rispetto alla precedente gestione tecnica?
“Poco sul piano dei risultati: non si è ancora visto il Catanzaro che la piazza ed il club attendevano dopo la svolta. Qualcosa in più sul piano del gioco con un’impostazione più offensiva che non ha cancellato però le insicurezze davanti. Non si segna da centottanta minuti, la prova più convincente è stata la prima al subentro contro il Foggia: il mercato darà una mano di certo ma probabilmente andrebbe considerata anche l’idea di un cambio modulo. In questo senso Catania sarà un esame”.

Mercato da protagonista per il Catanzaro. La squadra può davvero rilanciarsi prepotentemente in campionato?
“L’impegno della proprietà è stato notevole: oltre a Iemmello, perla della sessione, sono arrivati elementi del calibro di Sounas, Maldonado, Bjarkason e Biasci. La coperta non è più corta come lo era prima ed in alcuni ruoli il miglioramento è lampante. Bisognerà dare tempo però ai nuovi arrivati di integrarsi ed anche al mister di capire quale formula adottare per farli rendere al meglio. Dovessi rispondere in maniera secca direi: sì, il mercato in entrata ha aggiunto tasselli importanti che potrebbero valere oro nell’ottica di una rimonta”.

Passiamo al Catania, quanto può essere insidioso per il Catanzaro affrontare la squadra di Baldini in questo momento?
“Molto, è forse il peggior avversario con cui confrontarsi al momento. Al netto di una situazione non troppo facile dal punto di vista societario i rossazzurri stanno facendo bene sul campo e la gara di Bari ne è una prova. Hanno spirito e tecnica, non ultimo quella che può essere tranquillamente considerata la migliore punta del girone. Sarà la consueta battaglia, al di là della classifica e dell’extra campo”.

Vari ex rossazzurri vestono la maglia del Catanzaro. In quale contesto s’inserisce la scelta della dirigenza di puntare anche su Maldonado?
“Maldonado è l’ultimo arrivato, ancora di fatto non lo si è visto in campo per via della squalifica e si attende proprio la gara del “Massimino” per tastare le potenzialità. Di certo c’è che la società crede molto in lui visto che ha pensato di affidargli i galloni del titolare davanti ad un giocatore esperto come Cinelli. Dovrà rilanciarsi dopo un inizio così così ma pare riscuotere fiducia”.

Quali giocatori del Catania in particolare potrebbero mettere in difficoltà il Catanzaro?
“Risposta banale: Moro. È un crack assoluto, una punta che ha il gol nel sangue e nonostante la giovane età sembra già mentalizzato a dovere per questa categoria e quelle superiori. È lui lo spauracchio principale. Poi ovviamente i lampi di Russotto, un caro ex che quando incontra il Catanzaro non fa mai troppo male”.

Cosa è mancato finora al Catanzaro per fare il salto di qualità in classifica, pur avendo una rosa di primo livello per la categoria?
“Qui invece è difficile rispondere. A guardare i numeri direi i gol: sia nella gestione Calabro che fin qui con Vivarini questa è stata la pecca più evidente. Più in generale però direi qualche scommessa rivelatasi non vincente alla lunga nei ruoli chiave: ad oggi manca un faro di gioco e pure qualche infortunio in altri ruoli ha pesato. Gli abbagli estivi e non altro hanno condotto alla rivoluzione d’autunno; ora la situazione è più complicata perché la distanza dal Bari è grande e pure la scorciatoia playoff offerta dalla coppa è andata a farsi benedire”.

Ti chiedo un quadro generale sulle defezioni del Catanzaro e quale ipotetico undici potrebbe opporre Vivarini al Catania domenica.
“Si viaggia alla giornata ed ancora non è chiaro che volto tattico avrà il Catanzaro domenica. Sicuro non saranno disponibili Cianci e Carlini per squalifica e questo comporterà cambi importanti in attacco. Penso sarà Vazquez a guidare l’offensiva con accanto Biasci, poi a gara in corso l’argentino potrebbe lasciare il posto a Iemmello. Maldonado in cabina di regia è assodato così come Vandeputte a sinistra, sulla sinistra dovrebbe rivedersi Bjarkason. Ma sono ipotesi, solo dopo la rifinitura il quadro sarà più chiaro”.

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