FALLIMENTO: ecco come si sono risollevate tante squadre storiche fallite in Italia

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Speciale di Sky sulle squadre italiane fallite negli ultimi vent’anni. L’ultimo caso è quello del Catania, con il Tribunale che ha accolto l’istanza di fallimento della Procura della Repubblica. Un futuro tutto da scrivere per il club etneo, destino comune ad altre squadre storiche in Italia. Come era andata? Ecco i precedenti di Fiorentina, Napoli, Torino, Parma, Perugia, Reggina, Bari, Cesena, Palermo, Livorno, Chievo, Salernitana e Venezia negli ultimi vent’anni:

FIORENTINA 2002/03
Già nell’estate del 2001 il tribunale civile di Firenze aveva avviato una procedura di fallimento a carico della società, retrocessa a fine stagione e dichiarata fallita a causa delle gravissime difficoltà economiche: impossibile versare gli stipendi dei calciatori e iscriversi alla Serie B. Sarà il passaggio proprietario a Diego Della Valle e l’iniziale nuova denominazione (Florentia Viola) a garantire il ritorno in Serie A.

NAPOLI 2004/05
Reduci dal 13° posto in Serie B, gli azzurri versano in una delicatissima crisi finanziaria che porta al fallimento nell’estate 2004 e alla perdita del titolo sportivo. A rilevarlo fu Aurelio De Laurentiis, che iscrisse la squadra (denominata Napoli Soccer) alla Serie C iniziando una costante risalita.

TORINO 2005/06
Nella stagione seguente tocca ai granata, che avevano conquistato la Serie A attraverso i playoff ma la persero a causa delle difficoltà economiche nell’era Cimminelli. Conservato il patrimonio sportivo grazie alla creazione di una nuova società (il Torino FC) e all’avvento di Urbano Cairo, il club riuscirà a ripartire dalla B e a trovare subito la promozione.

PARMA 2015/16
Il primo tassello era stata la mancata concessione della licenza Uefa (6° posto nella Serie A 2013/14), gravissimi problemi finanziari che emergono nella stagione seguente. I continui cambi di proprietà anticipano il fallimento nel marzo 2015, caduta che porta ad una nuova società (Parma Calcio 1913) e alla ripartenza dalla Serie D. Sarà l’inizio di una scalata entusiasmante.

PERUGIA 2005/06
Persa la finale playoff contro il Torino dopo il 3° posto in Serie B, gli umbri vengono esclusi dal torneo seguente a causa di problemi economici. Il Perugia ripartirà quindi dalla Serie C1.

  • 2005/06: 6° nel girone B della Serie C1
  • 2006/07: 6° nel girone B della Serie C1
  • 2007/08: 5° nel girone B della Serie C1, persa la semifinale playoff contro l’Ancona
  • 2008/09: 8° nel girone B della Lega Pro Prima Divisione2009/10: 11° nel girone A della Lega Pro Prima Divisione
  • 2010/11: 1° nel girone E della Serie D, promosso in Lega Pro Seconda Divisione
  • 2011/12: 1° nel girone E della Lega Pro Seconda Divisione, promosso in Lega Pro Prima Divisione
  • 2012/13: 2° nel girone B della Lega Pro Prima Divisione, persa la semifinale playoff contro il Pisa
  • 2013/14: 1° nel girone B della Lega Pro Prima Divisione, promosso in Serie B

REGGINA 2015/16
Già in Serie C ed evitata la retrocessione tra i dilettanti grazie ai playout, la società calabrese non può iscriversi al campionato di Lega Pro a causa dei debiti. Ricomincerà dai dilettanti trovando subito la promozione: dopo altre cinque stagioni in C, ha ritrovato la Serie B nel 2020.

BARI 2018/19
Già fallita nella primavera del 2014 ma rimasta in Serie B, la società pugliese non ottiene la ricapitalizzazione nell’estate del 2019: il Football Club Bari 1908 viene dichiarato fallito nel gennaio seguente perdendo il titolo sportivo della vecchia A.S. Bari. Ripartirà dai dilettanti con la nuova proprietà targata De Laurentiis, che ritrova subito la C dove milita tutt’ora.

CESENA 2018/19
Nell’estate 2018 viene comunicata l’istanza di fallimento che impone la rinuncia all’iscrizione al campionato di Serie B. La “fusione” con il Romagna Centro anticipa la ripartenza in Serie D che mancava ai romagnoli da 58 anni, ma sarà subito promozione in C dove il Cesena gioca ancora oggi.

PALERMO 2019/20
Reduce dalla stagione in Serie B, la società rosanera viene esclusa dai campionati professionistici a causa di inadempienze finanziarie. Ripartito dalla Serie D con nuova denominazione, il Palermo torna immediatamente in C dove è ancora impegnato.

LIVORNO 2021/22
I due fallimenti più recenti ci riportano agli ultimi mesi: già retrocesso dalla Serie C e in una delicatissima situazione societaria, il club toscano viene escluso dalla Lega Nazionale Dilettanti ad agosto e non iscritto a nessun campionato. Sempre in estate viene quindi fondata la Unione Sportiva Livorno 1915 che riparte dall’Eccellenza Toscana.

CHIEVO 2021/22
È scomparsa dal professionismo (ma attivo a livello giovanile) la storica squadra della frazione di Verona, reduce dai playoff di Serie B ed escluso dai campionati professionistici per inadempienze tributarie. L’ex capitano Sergio Pellissier ha fondato una nuova società ripartita dalla Terza Categoria, la Clivense.

SALERNITANA 2005/06 E 2011/12
Momento delicato per i granata, falliti due volte nel nuovo millennio. Nell’estate del 2005 il club venne radiato dal professionismo per inadempienze finanziarie, debiti che costrinsero addirittura a ripartire dai dilettanti nel 2011 pur riuscendo a completare la scalata dalla D alla A in dieci anni.

VENEZIA 2005/06, 2009/10 E 2015/16
Addirittura tre i fallimenti della società veneta negli ultimi vent’anni, cadute e rinascite che per due volte sono costate la ripartenza dai dilettanti. Dopo due promozioni immediate di fila, il Venezia ha completato l’opera nella scorsa B conquistandosi anche la massima serie.

SPEZIA 2008/09
Anche il club ligure fu costretto a ripartire dai dilettanti nel 2008 poiché finanziariamente fallito. Ripescato in Lega Pro l’anno seguente, lo Spezia si era guadagnato le promozioni in Lega Pro Prima Divisione e Serie B in tre stagioni prima dell’ultimo capolavoro nel 2020.

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