MALDONADO: dalla gestione Raffaele a quella di Baldini, si conclude esperienza all’insegna della discontinuità

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Dopo l’addio di Ceccarelli, il Catania saluta un altro calciatore ormai fuori dal progetto tecnico. Luis Maldonado infatti ha ratificato il proprio accordo con il Catanzaro abbandonando così la sponda orientale dell’Isola dopo 47 presenze complessive, accompagnate da 3 reti ed altrettanti assist.

L’ex Arzignano per un anno e mezzo ha solo parzialmente lasciato intravedere il proprio talento, peccando soprattutto in termini di continuità. L’avventura alle pendici dell’Etna non era iniziata nel migliore dei modi visti i problemi di tesseramento che gli hanno impedito di disputare le prime tre gare della stagione ’20/21. I commenti sulle qualità del ragazzo non fecero che aumentare esponenzialmente le aspettative sul classe ’96. Il regista sudamericano, però, nel centrocampo di Raffaele non brillò particolarmente. Si parlò di emozione da debutto e nelle sfide successive l’ex tecnico del Potenza decise nuovamente di affidargli le chiavi del centrocampo. Al di là del gol di pregevole fattura con la Ternana e di due assist contro il Bisceglie, il ventiquattrenne centrocampista centrale non convinse pienamente.

Dopo un girone d’andata concluso con appena 91′ disputati in sei gare, la rete decisiva contro la Juve Stabia sembrò sancire la rinascita definitiva del numero quattro che invece arrivò diverse giornate più tardi con l’avvento di mister Baldini sulla panchina etnea. Nel tentativo di ridare nuova linfa alla squadra il tecnico toscano decise di ripartire dal 4-3-3, modulo perfetto per le caratteristiche tecniche di Maldonado. Nella nuova intelaiatura l’ex Arzignano cambiò registro. Il finale di campionato concluso in crescendo permise al regista ecuadoregno di attirare le attenzioni del Trento, che per tutto il calciomercato estivo provò a strapparlo al Catania. Dopo un lunghissimo corteggiamento, alla fine il calciatore rimase a Torre del Grifo nella speranza di compiere il definitivo salto di qualità.

La riconferma di Baldini ed il mantenimento del modulo base, sembrarono il viatico giusto per la svolta definitiva del play rossazzurro che però non è riuscito a mantenere la corretta continuità. In questa prima parte di torneo il centrocampista etneo ha evidenziato i soliti limitiai quali si sono aggiunti evitabili cali di concentrazione che hanno permesso agli avversari di avvicinarsi con estrema pericolosità alla porta rossazzurra. La sconfitta interna contro il Monopoli è stata dunque l’ultima gara disputata dal Maldonado con la maglia dell’Elefante, il suo trasferimento in Calabria decreta la fine definitiva della parentesi siciliana.

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