PELLEGRINO: “Premio di valorizzazione per Greco e Moro. Da Volta a Silipo, sono stati vicini ma ci hanno ripensato. Borriello al Parma. Pinto, Zanchi e Piccolo…”

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Maurizio Pellegrino

Il Direttore Sportivo Maurizio Pellegrino fa il punto sul mercato dopo la chiusura ufficiale della finestra di gennaio, intervenendo nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor. Queste le parole evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Non è arrivato un ulteriore innesto in difesa? Tanti giocatori non hanno dato la loro disponibilità. Calciatori che qualche giorno prima si erano resi un pò più morbidi, profili che avevamo seguito e potevano fare al caso nostro. Vuoi per degli incastri che avevamo organizzato, vuoi perchè non era facile questa finestra di mercato, alla fine ci hanno detto di no. Se ci piaceva Ingegneri? Verissimo. Abbiamo sondato anche Volta, Celic del Messina. Erano vicinissimi ma poi ci hanno ripensato. Silipo del Palermo? Molto vicino anche lui, giocatore che ci piaceva molto. C’è stato un pò di profumo di conclusione ma poi purtroppo non si è fatto nulla. Dobbiamo essere onesti e obiettivi nel dire che non eravamo nella posizione ideale per definire questi arrivi. Pinto, Zanchi e Piccolo? Mi sento di ringraziare veramente di cuore questi ragazzi che sono rimasti, decidendo di lottare per la salvezza. In tanti sono rimasti e non hanno mai una volta sola fatto la voce grossa per andare via e credo ne avessero anche tutto il diritto perchè sono dei professionisti. A Zanchi e Pinto abbiamo detto di guardarsi attorno, lo hanno fatto con grande rispetto e, soprattutto, hanno sempre manifestato che se fossero rimasti avrebbero dato tutto. Merito sotto l’aspetto umano e professionale a loro”.

“Moro e Greco? Greco è stato ceduto al Vicenza, Moro al Sassuolo ma hanno decio di proseguire la stagione a Catania fino a giugno. E’ importante sottolinearlo. Così come siamo molto felici dell’arrivo di Simonetti e Lorenzini, che ha voluto fortemente il Catania e senza la sua volontà sarebbe stato impossibile prenderlo. Premio di valorizzazione per Greco e Moro? Sì, lo abbiamo ottenuto. E’ stata un’operazione felice anche per i ragazzi che meritano il prossimo anno categorie superiori per quello che hanno dimostrato e, spero, continueranno a dimostrare. Borriello al Parma? Sì, anche lì una trattativa molto delicata perchè il Parma ha voluto fortemente questo ragazzo ma soprattutto il fascino di Parma è stato irresistibile, va a trovare Buffon in Prima Squadra. E’ stato preso comunque dai ducali per fare ancora le giovanili a Parma e questa operazione ha fruttato anche qualcosa al Catania in termini economici“. 

“Piccolo? Gli era stato detto di andarsi a trovare un’altra sistemazione perchè avevamo bisogno di abbassare dei costi. Ma non ci ha causato nessun problema. Il Catania forse è l’unica società di C che ha creato attivo. Vedi le cessioni di Borriello, Calapai, Maldonado e siamo riusciti a prendere poi Lorenzini e Simonetti facendo dei movimenti in una situazione quasi impossibile. Piccolo ha avuto due opportunità, ha giocato anche il fatto che per andare via dovevano esserci condizioni convenienti al Catania. Piccolo ha sempre manifestato la voglia di rimanere. Oggi lui e Pinto possono dare tantissimo ancora alla causa. Monteagudo? Ha avuto qualche richiesta anche in B, però era necessario avere dei difensori in più in rosa e dietro un compenso economico conveniente al Catania. L’interesse c’è stato, ma non potevamo privarci di ulteriori difensori”. 

Zanchi? Fino a ieri era un giocatore della Turris ormai, poi sono state operate delle scelte diverse ma fa parte del gioco, il calciomercato purtroppo comporta anche queste dinamiche. Zanchi, però, oggi ha deciso fortemente di non volersi più muovere da Catania. Gli acquisti veri fatti dal Catania sono i giocatori rimasti e che vogliono combattere una volta di più per la salvezza. Il mio futuro? Non ho mai reso pubblico niente. Oggi non è neanche da considerare nessun tipo di proposta, nè la possiblià di guardare ad altro se non al Catania. Ho ricevuto delle proposte concrete e serie ma non ho mai detto nulla e non intendo parlarne adesso. Qui si parla del Catania e si ha il dovere di dare tutto per il Catania“. 

“L’11 febbraio? Se ci sarà una nuova proprietà, come tutti speriamo, troverà tutte le poltrone vuote perchè è giusto farlo con senso di responsabilità. Speriamo che arrivi la nuova proprietà e da subito porti avanti un progetto tecnico nuovo, ricco di entusiasmo, serenità ad un ambiente che ha dovuto subire tante delusioni. Rimane un pezzo di vita ancora da portare avanti e noi possiamo farlo solo in mezzo al campo cercando di dare il massimo. Pensiamo in maniera ottimistica che l’11 febbraio si possa ripartire davvero con una nuova proprietà, senza intoppi, con nuove figure professionali, un nuovo progetto. E’ un dovere da parte nostra pensarla in questa maniera. Ogi prendere il Catania, progettare e ridare entusiamo credo sia una opportunità, rilanciando anche sul piano sociale il calcio a Catania. Perchè i tempi sono difficili ma la reazione ai tempi difficili la possiamo avere solo se siamo più ottimisti e vogliosi di migliorare le cose. Salvare la categoria può essere una risorsa per chi compra, programmando e investendo liberamente. Credo che ci siano i presupposti affinchè chi possa investire lo possa fare con lungimiranza. Prendere il Catania è anche un impegno a vincere. Non puoi accontentarti di prendere il Catania e non pensare in grande. Chi lo prende sa benissimo questo. Ma vincere non è mai semplice. Ti puoi chiamare Catania, Bari, Padova ma un minimo di programmazione va fatta. Ci vuole anche pazienza. L’obiettivo deve essere ambizioso, chi lo prende sa che deve investire“.

“Lo scorso anno il Catania è arrivato al quinto posto. Quest’anno è alla portata la salvezza ma io spero, come dico sempre all’interno dello spogliatoio, di sorprendere. E’ chiaro poi che i ko come ieri fanno male, ma noi abbiamo la forza di rialzarci perchè la squadra ha contenuti tecnici e morali importanti. La salvezza siamo convinti che la conquisteremo prima possibile. Moro? E’ stato scartato da tre società, lo abbiamo preso all’ultimo momento anche se c’eravamo da qualche giorno. Catania gli ha cambiato la vita, lui ha ripagato volendo fortemente rimanere fino alla fine dell’anno. Questo è importante, anche se non poteva giocare in una terza squadra quest’anno avrebbe potuto assumere un atteggiamento diverso”.

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