IL CATANIA RISPONDE PRESENTE: aspettando la seconda asta, impegno e professionalità per i colori rossazzurri

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Ritorno alla vittoria al “Massimino”. Il Catania riassapora i tre punti tra le mura amiche dopo un digiuno lungo due mesi. Mesi difficili passando dalla gioia per il successo nel derby ad una serie di risultati altalenanti, fino ad arrivare alla sentenza dichiarativa di fallimento del Calcio Catania 1946 ed alle vicende che hanno determinato l’autorizzazione dell’esercizio provvisorio e la pubblicazione di un bando per tentare di procedere con l’asta competitiva. Asta andata deserta l’11 febbraio e che, si spera, possa essere oggetto di offerte il 4 marzo. Il Catania avrà un nuovo proprietario? E, soprattutto, tale soggetto sarà affidabile per l’avviamento di un vero progetto di rilancio del club?

Negli ultimi giorni sono circolati i nomi dell’imprenditore sardo Roberto Felleca, di Benedetto Mancini (presente al “Massimino” per assistere a Catania-Virtus Francavilla), del gruppo Morosoli (con tanto di comunicato stampa di quest’ultimo a cui ha fatto seguito la nota polemica diffusa dall’avvocato Giovanni Ferraù) e di altri soggetti potenzialmente interessati anche alla struttura di Torre del Grifo Village, non inserita nel bando ma che può rientrare successivamente nel discorso. In un contesto dove spesso non mancano i cosiddetti “avvoltoi”, le autorità competenti dovranno vigilare con spiccata attenzione tutelando l’immagine della città.

Intanto ci pensa la squadra a tenere alti i colori rossazzurri con prestazioni di livello sul rettangolo verde. Bravi, bravi tutti i calciatori. A partire da chi ha deciso di non lasciare Catania a gennaio, concludendo con i nuovi arrivati e coloro i quali non hanno sin qui trovato tantissimo spazio ma rispondono ugualmente con prestazioni all’altezza quando chiamati in causa. La squadra ha dato una volta di più segnali di affiatamento, compattezza e unione in un momento di grande incertezza societaria. L’impegno, la professionalità ed il senso d’appartenenza sono ben radicati nel DNA del gruppo squadra. C’è la giusta mentalità e umiltà, con al timone un mister che per primo non ha abbandonato la nave e, anzi, continua a trasmettere al suoi ragazzi i giusti input.

Battere il Francavilla non era affatto semplice perchè il Catania ha affrontato una delle formazioni più organizzate ed in forma del momento, imbattuta da diverse partite, che vanta una difesa tra le meno perforate del campionato. Kevin Biondi, entrato in piena sintonia con Baldini dopo un avvio di stagione poco esaltante, ha deciso l’incontro finalizzando una bell’azione corale, davvero molto simile a quella che solo pochi giorni prima aveva permesso a Simonetti di sbloccare il risultato a Castellammare di Stabia. Con Cataldi in cabina di regia, poi, il centrocampo ha trovato un certo equilibrio e dietro Lorenzini garantisce maggiore sicurezza e tranquillità al reparto arretrato.

La conseguenza non può che essere quella di un Catania che subisce meno reti, addirittura zero nelle ultime due gare ravvicinate, il che rappresenta una notizia non di poco conto per una squadra abituata a prendere gol a raffica per lunghi tratti della stagione. Il Catania, dunque, in campo risponde presente in senso assoluto. E’ indomito, fiero, volitivo, orgoglioso e motivato a proseguire il campionato nel migliore dei modi. Inviando un messaggio ai potenziali acquirenti, chiamati ad investire su una squadra che possiede valori tecnici e caratteriali importanti e una piazza che non aspetta altro che ripartire. A testa alta, speranzosa di rivedere presto la luce in fondo al tunnel.

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