PAROLA AI TIFOSI – I Liotrizzati: “Mancini, piano con le pretese. Ci conceda prudenza, Catania ha le tasche piene di parole. Servono certezze”

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A proposito dell’aggiudicazione del bando indetto dal Tribunale per l’acquisizione del ramo sportivo aziendale del Catania – ma si attende la firma presso il notaio – i Liotrizzati, noto gruppo di sostenitori rossazzurri che segue tradizionalmente il Catania dalla Curva Sud del “Massimino”, commentano sui social le recenti dichiarazioni dell’imprenditore romano Benedetto Mancini in conferenza stampa:

“Signor Mancini Catania-Campobasso si sarebbe giocata lo stesso visto che l’esercizio provvisorio era prorogato fino al 17, quindi non cominciamo con i grazie per favore. Se non altro perché negli ultimi due anni una banda di incompetenti in gestione di una società sportiva, pretendevano un grazie anche quando respiravano, financo col fallimento alle porte. Deve capire che sono più di 7 anni che ne abbiamo dovuto subire e sentire di ogni, i grazie bisogna meritarseli non con azioni dovute o con tempismo da oratore. A Catania sono 7 anni che si parla parla ma si conclude pochissimo, parlavano di cieli tersi anche chi ci ha fatto fallire. Quindi piano con le pretese, prima questa piazza ha bisogno di certezze, di concretezza e di toccare con mano ciò che si era detto a parole”.

“I grazie arriveranno se avrà mantenuto fede a ciò che si era proposto di fare, arriveranno se intraprenderá una comunicazione chiara, costante e rispettosa, arriveranno se avrà rispetto e modo di porsi con i tifosi e verso la storia di questa squadra. Arriveranno vedendo i risultati che verranno dal campo, ma quello dipende molto da come si costruiscono le squadre per perseguire l’obiettivo, quindi non smantelli ciò che di buono si è creato in questi mesi. Abbia premura di fare le cose per bene, senza pretendere nulla perché bisogna dare prima di ricevere, e la piazza di Catania ha dato molto ricevendo spesso calci nei denti. Ci conceda un po’ di prudenza, di essere cauti nell’affrontare i progetti da lei proposti e quando ne vedremo la realizzazione fatta per bene, avrà ciò che merita commisurato a quanto dato”.

“Abbiamo le tasche piene di parole, un bla bla bla perenne che ha portato al nulla, soprattutto negli ultimi due anni. Ha rilevato il Catania in C senza aspettare di poterlo prendere in D, non per amore certo ma per business ed è comprensibile, ma è già un inizio. Adesso ha in mano il bene non materiale più prezioso per un catanese, dopo la nostra amata Santuzza. Le diciamo solo di essere all’altezza del compito che si è assunto e delle enormi responsabilità che quel ruolo comporta”.

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