LA SICILIA – Fleres: “Catania, basta avventurieri da strapazzo. Ecco come ripartire”

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Il giornalista e parlamente catanese Salvo Fleres individua gli ingredienti per ripartire. “Un azionariato popolare, una dirigenza fatta da persone perbene – scrive – una tifoseria appassionata ma consapevole che allo stadio si va per sostenere la squadra del cuore, che può vincere, perdere, ma al cui fianco deve esserci pulizia, entusiasmo, competenza. Ciò che non serve sono avventurieri da strapazzo, gente che vuole usare il calcio per scaricarvi sopra le perdite di altre aziende o per scaricare le tensioni accumulate in famiglia o sul lavoro, trascendendo in episodi sgradevoli”.

“Il Catania e Catania hanno bisogno di onestà, coraggio e tanta gente disposta ad investire senza correre il rischio di essere offesa al primo rigore non parato o alla prima sconfitta inaspettata. Catania ed il Catania hanno bisogno di diventare fucina di giovani sportivi, come lo fu un tempo quando in prima squadra giocavano Cantone, Chiavaro, Privitera e Ventura”. Viene indicata anche la strada di un “vivaio aperto alla città ed a quello che esprime anche nel calcio, a cominciare dalle scuole, con le quali bisogna stabilire un rapporto stretto” avendo al fianco “le istituzioni, il Comune innanzitutto, ma non solo, con cui stabilire rapporti di collaborazione stretti, fruttuosi e trasparenti”.

“Oggi Catania – prosegue – non ha l’imprenditoria di un tempo, dunque cercare una guida monocratica potrebbe essere un’utopia, ma ha qualche migliaio di piccoli e medi imprenditori, affermati professionisti, e soprattutto diverse migliaia di tifosi pronti a scommettere e credere che non tutto è perduto”.

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