NUOVO CATANIA: in attesa di fatti concreti la tifoseria è divisa tra sogni e razionalità

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Catania Curva Nord

In assenza di certezze o comunicazioni ufficiali, la razionalità e l’immaginazione sono due aspetti che collidono tra loro, gettando ancora più confusione all’ombra del Vulcano. Da una parte infatti ci sono coloro che, analizzando criticamente le circostanze, si basano soltanto sui fatti concreti, i quali sanciscono che finora nessun gruppo imprenditoriale abbia ufficialmente manifestato il proprio interesse nel rilevare il club. Dall’altro lato invece i sognatori sostengono assiduamente le proprie teorie, considerando del tutto inverosimile ed improbabile la totale assenza di investitori pronti a rilanciare, sportivamente e non, una delle maggiori realtà italiane.

Le potenzialità, così come le criticità da sistemare, in una piazza calda ed appassionata come Catania sono davvero molteplici, tuttavia bisognerà comprendere se qualcuno abbia effettivamente voglia di farle emergere. Capiremo quali prospettive si paleseranno materialmente per il nuovo sodalizio catanese nelle prossime settimane. Chiunque riesca a rilevare il club rossazzurro dovrà redigere un business plan a medio-lunga scadenza (valido almeno per un triennio) e che abbia come obiettivo principale quantomeno il ritorno in cadetteria, per poi programmare, in modo preciso e lungimirante, l’approdo in massima serie. Il compito non sarà certamente dei più semplici perché sia la Serie D che il campionato di C sono dei pantani dai quali è difficile districarsi, ma una città come Catania non può accontentarsi di vivacchiare nelle serie inferiori (che peraltro sono tornei economicamente a perdere).

La futura nuova proprietà dovrà anche essere brava a sfruttare la voglia di rivalsa e l’entusiasmo dei tifosi rossazzurri, sviluppando una virtuosa campagna di marketing e fidelizzazione che possa contemporaneamente far sentire il popolo etneo nuovamente al centro del progetto Catania ed aiutare economicamente la società attraverso gli introiti provenienti dai botteghini, dal merchandising e, soprattutto, dall’e-commerce. L’Elefante ed i suoi tifosi sono pronti a scrivere nuove pagine di storia, adesso spetta solo al mondo dell’imprenditoria sana e competente credere nel potenziale di questa città, cercando tutti insieme di aiutarsi reciprocamente.

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