LA SICILIA – Da Gaucci a Zeoli, passando per Pellegrino: il ricordo dei protagonisti rossazzurri a Taranto vent’anni fa

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L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna

Sono trascorsi vent’anni dal trionfo di Taranto, dove il Catania conquistò la tanto attesa promozione in Serie B. Il quotidiano locale ha sentito alcuni dei protagonisti di allora. Giuseppe Baronchelli ricorda quando gli etnei arrivarono allo stadio trovando le B stampate sul prato. “Quel momento invece di abbatterci ci ha caricati” ma “la tensione sulla strada che ci portava dall’hotel allo stadio era altissima – dice – Abbiamo scritto la storia e di quel Catania ne vado fiero una volta di più”. Così, invece, Michele Zeoli: “La sera prima silenzio in albergo, al mattino la tensione che non passava mai. In tanti non pranzarono per il mal di stomaco, in campo ragionammo da squadra”. Anche Maurizio Pellegrino torna indietro nel tempo: “Effettuammo la rifinitura su un campo di calcio a 5 in hotel perchè ci proibivano di uscire da lì. Si sentiva l’aria tesa, ma quello era un gruppo di uomini veri. Fino alle 2 di notte ripassammo gli schemi del match con carta e penna, volevano essere perfetti e lo sono stati”. Eddy Baggio, invece: “Siamo tornati in aeroporto alle 3 del mattino e c’era tutta la città sveglia ad aspettarci, lo stadio era pieno. Cose che succedono in poche piazze di A”. Infine viene riportato il pensiero di Riccardo Gaucci che ricorda “la lotta in campo, il finale con la polizia che mi scortava fuori dal terreno di gioco. Fui colpito, ma a quel punto non mi interessava tanto. Dopo 15 anni la città era tornata in B con grande merito”.

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