VIAGGIO NELLA STORIA CATANIA: 2006/07, dalla zona Champions alla salvezza a Bologna

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foto Mimmo Rapisarda

Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma ora ci si prepara ad una ripartenza con Ross Pelligra al timone rossazzurro. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 68/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo alla stagione 2006/07.

Tornato in Serie A a distanza di 23 anni, il Catania inizia il campionato nel migliore dei modi: i rossazzurri vincono molte partite e riescono a chiudere il girone di andata con 29 punti, addirittura al quarto posto. Militano in A ben tre compagini siciliane (Catania, Palermo e Messina).

Si mette in grandissima evidenza il bomber Gionatha Spinesi, autore di 17 reti dopo la caterva di gol dell’anno precedente in cadetteria. Il palcoscenico della A conosce il genio di Mascara, apprezzando la qualità del gioco offensivo di Pasquale Marino. Muove i primissimi passi in Italia l’argentino Izco, destinato ad una carriera memorabile in rossazzurro. Pulvirenti e Lo Monaco puntano anche sull’approdo del giapponese Morimoto (la stampa nipponica segue con spiccato interesse il percorso del ragazzo). Arriva nella sessione invernale del calciomercato Marco Biagianti, che avrebbe scritto importanti pagine di storia negli anni successivi.

Oltre 15mila gli abbonati, entusiamo a mille in città che porta qualcosa come 12mila catanesi all’Olimpico di Roma, letteralmente invaso il 19 novembre 2006. Alla terza giornata di ritorno, il 2 febbraio, il Catania affronta il Palermo e, alla fine della partita, all’esterno dello stadio iniziano degli scontri tra alcune persone a volto coperto e la polizia. Muore l’ispettore di polizia Filippo Raciti. A seguito di tali scontri, dopo una breve sospensione del campionato, il Calcio Catania viene punito con l’obbligo di giocare le partite casalinghe a porte chiuse ed in campo neutro.

Inizia un periodo nero per la squadra che la porta, all’ultima giornata, ad avere totalizzato solo 9 punti in tutto il girone di ritorno. Classifica improvvisamente deficitaria ed è serio il rischio di retrocedere. Il 27 maggio sul campo neutro di Bologna, il Catania affronta il Chievo in uno scontro diretto e, vincendo per 2-0, condanna i clivensi alla Serie B (le reti sono siglate da Fausto Rossini e Mauro Minelli) conquistando la salvezza, 42 anni dopo avere raggiunto l’ultima. Al termine della stagione il tecnico Marino lascia la panchina del Catania per andare ad allenare l’Udinese: prende il suo posto Silvio Baldini.

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