PADRONI DEL PROPRIO DESTINO: archiviata San Cataldo, i rossazzurri si affacciano con fiducia al campionato

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“Melior de Cinere Surgo”, frase emblematica che caratterizza da sempre la città di Catania e con la quale si è fondata la Catania SSD. Risorgere dalle ceneri più forti dopo anni di inferno è l’obiettivo che si è imposto di raggiungere il gruppo Pelligra, regalando ai rossazzurri un nuovo inizio.

Il Catania sta ripartendo da zero ed è pronto a farlo in Serie D, campionato che può portare diverse insidie ma che “vede” gli etnei con i favori del pronostico. Lo dicono gli addetti ai lavori, lo dice la carta, visto che l’amministratore delegato Vincenzo Grella e il direttore sportivo Antonello Laneri fino ad ora hanno costruito una rosa di tutto rispetto, ricca di potenzialità, esperienza e talento insieme.

La sconfitta in Coppa Italia con la Sancataldese è un incidente di percorso, ci può stare tenendo conto che gli uomini di Ferraro hanno iniziato la preparazione almeno con 10 giorni di ritardo rispetto alle altre compagini e con un organico interamente nuovo. Questa “debacle” deve, però, servire da insegnamento per il prosieguo della stagione.

Noi siamo artefici di noi stessi, se facciamo le cose al 100% troveremo poche difficoltà ma è normale che ogni squadra voglia battere il Catania per avere la propria rivalsa“. Parole che assumono un significato rilevante, pronunciate dal capitano Francesco Lodi, dopo il match con la Sancataldese. Perchè il Catania è padrone del proprio destino, consapevole che per qualità e profondità della rosa (quasi completa) difficilmente avrà rivali. Ma non bisogna dormire sugli allori.

Ci sarà da sudare, calandosi nella mentalità di una categoria in cui prevalgono la corsa, l’agonismo, l’intensità e la cattiveria agonistica. Pareggiando tutto questo, con l’aggiunta dello sviluppo del grande potenziale qualitativo di cui il Catania dispone, i rossazzurri avranno ampie possibilità di vittoria del campionato.

Testa e motivazioni faranno la differenza per Lodi e compagni, chiamati a restituire il sorriso ad un popolo, quello rossazzurro, che dopo avere vissuto annate davvero tribolate merita un grande slancio per ritornare dove merita.

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