Nato a Torino il 24 settembre 1991, ma di chiare origini siculo-calabresi. «Sì, possiamo dirlo. Mi considero un terrone anch’io…», le parole di Giuseppe Giovinco che, in un’intervista rilasciata lo scorso anno al mensile Timeout ha confermato di essere stato concepito da mamma calabrese e papà siciliano, rispettivamente di Catanzaro e Palermo.
I genitori emigrarono al Nord per lavoro, con il padre impegnato in fabbrica e Giovinco che era sovente sfidare il fratello Sebastian con una palla artefatta di carta o stagnola. Poi la carriera di Giuseppe si è sviluppata nella Primavera della Juventus, con la quale ha vinto due edizioni del “Torneo di Viareggio”, sommando più di 300 presenze nei professionisti con 54 gol all’attivo.
Fu un’emozione particolare per lui vestire la maglia del Catanzaro nella stagione 2016/17, spinto dalle origini della madre. Al punto che avrebbe fortemente voluto proseguire l’esperienza calabrese, ma la dirigenza di allora preferì percorrere altre strade. In giallorosso, peraltro, giocò con Manuel Sarao, oggi anch’egli rossazzurro. Analoghe emozioni quando, nello scorso campionato di C, affrontò da avversario il Palermo militando tra le fila del Taranto, togliendosi la soddisfazione di battere i rosanero allo “Iacovone” per 3-1.
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