CATANIA: gol e mille risorse. L’attacco vero fiore all’occhiello di una squadra mai sazia

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foto Facebook Catania SSD

Il Catania di Ross Pelligra sta convincendo un po’ tutti, dimostrando sul campo come le dichiarazioni d’intenti della società non siano soltanto parole portate via dal vento ma fatti ed intenzioni concrete. D’altronde la faraonica campagna acquisti realizzata dal duo Grella-Laneri ha portato e riportato alle pendici dell’Etna molti calciatori che, per curriculum e qualità, non avrebbero nulla a che vedere con la Serie D. E’ il reparto avanzato il vero fiore all’occhiello di una squadra mai sazia, capace di incutere grande timore reverenziale già soltanto leggendo la distinta pre gara. Molti degli interpreti offensivi posseduti dall’Elefante potrebbero tranquillamente giocare da titolari in gran parte delle formazioni di Serie C, pertanto tutti possiedono le capacità potenziali per risolvere una partita anche attraverso una singola giocata.

E’ chiaro che le fortune di mister Ferraro e della sua squadra passeranno soprattutto dalla verve realizzativa delle proprie bocche di fuoco, con gente del calibro di Andrea Russotto, Sarno, Giovinco e De Luca perfettamente in grado di imprimere una svolta alla gara in qualsiasi momento. Ad esempio nella sfida con il Paternò Russotto è riuscito a siglare la seconda gioia stagionale dopo appena cinque minuti dal suo ingresso in campo, così come altrettanto decisivi sono stati De Luca (2 reti anche per lui) e Giovinco, quest’ultimo autore di un gol meraviglioso e decisivo contro il Locri, per non parlare poi di Vincenzo Sarno, uno degli uomini più in forma del momento nonostante sia stato l’ultimo acquisto in ordine temporale. Basterebbero soltanto questi nomi per chiarire una volta per tutte quali siano i reali obiettivi di questa società eppure non possono non essere menzionati tre centravanti come Jefferson, Sarao e Litteri.

Il brasiliano è l’attuale capocannoniere del Catania nonostante, fin qui, non abbia mai giocato da titolare mentre Sarao è riuscito a bucare per tre volte le difese avversarie. L’attaccante catanese Litteri, invece, finora ha potuto disputare soltanto uno spezzone di gara contro il Ragusa prima di rimanere fermo ai box. Da rossazzurro purosangue sicuramente freme dalla voglia di scendere nuovamente in campo indossando la maglia etnea, per cui quando tornerà a pieno regime anche Litteri riuscirà sicuramente ad offrire il proprio contributo.

Nel reparto avanzato figurano poi due under che rappresentano i classici valori aggiunti. Forchignone, esterno di proprietà del Sassuolo, sta dimostrando tutti i propri pregi e difetti, rivelando ottime potenzialità tecniche e fisiche ma anche un briciolo di inesperienza e frenesia dettata dai suoi 19 anni. Nonostante un pò di alti e bassi l’ala neroverde sta riuscendo a mettersi in mostra a suon di buone giocate e con un gol, fortunoso ma fortissimamente cercato, realizzato al cospetto della Vibonese. Prima di infortunarsi, anche l’ex Pescara Chiarella aveva disputato due ottimi incontri con Ragusa e San Luca. Purtroppo uno stiramento muscolare lo sta tenendo lontano dal terreno di gioco ma, quando ripristinerà una condizione fisica accettabile, anche il classe ‘02 si ritaglierà il proprio spazio nel corso della stagione.

In questo contesto spiccano anche la grandissima capacità del mister nella scelta delle sostituzioni, con quasi la metà dei gol realizzati (10) provenienti proprio dai subentrati, e la coralità delle reti, visto che per il momento sono 11 i calciatori andati a segno. Merito ovviamente non soltanto delle capacità offensive dei singoli ma anche di un gioco molto propositivo che si basa parecchio sia sulla spinta degli esterni che sull’inserimento senza palla dei centrocampisti. Dunque non è certamente un caso se il terzino Francesco Rapisarda ha già messo a referto un gol e quattro assist, propiziato l’autorete di Dodaro contro il Locri ed ottenuto due calci di rigore, così come non possono essere considerate una coincidenza le due reti siglate dalla mezzala classe ‘04 Mattia Vitale. Si dice spesso che per vincere i campionati serva non prendere gol ma, considerando numeri ed interpreti a disposizione, il Catania ‘22/23 potrebbe tranquillamente basarsi sul concetto che in realtà la miglior difesa sia l’attacco, fermo restando che alla fine di tutto la vera forza della squadra risieda tanto nei singoli quanto nel gruppo, con tutti gli interpreti che lavorano verso un unico obiettivo comune: il ritorno nel calcio professionistico.

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