A MENTE FREDDA: l’analisi del match disputato dal Catania a Cercola

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foto pagina Facebook Catania SSD

Sesto acuto rossazzurro in campionato e fame continua per un Catania che non intende arrestare la propria corsa. Per la prima volta in questa stagione il Catania occupa la vetta solitaria della classifica, approfittando della caduta casalinga del Lamezia Terme che ha mostrato i primi segni di cedimento. Difficile tenere il passo di questo Catania che è riuscito ad incamerare legittimamente i tre punti anche in quel di Cercola (NA).

Superata, dunque, l’insidia Mariglianese. Un avversario che, non a caso, ha subito poche reti in questo campionato evidenziando una buona organizzazione difensiva. Per il Catania non è stato semplicissimo sfondare il muro eretto dai campani. I rossazzurri hanno avuto il predominio territoriale assicurando un possesso palla marcatamente a proprio favore, ma faticando a trovare il guizzo giusto negli ultimi metri, dove Sarao e Forchignone non sono stati incisivi.

L’Elefante, però, ha fatto valere il tasso tecnico nettamente superiore sviluppando la giocata vincente pochi minuti prima dell’intervallo, attraverso un’azione sapientemente costruita da Sarno e finalizzata altrettanto bene dal baby Vitale, alla seconda rete personale in maglia rossazzurra (a proposito, auguri per il suo 18/o compleanno). Poi il Catania si è fatto sorprendere quasi subito dalla Mariglianese che in una delle rare proiezioni offensive effettuate ha trovato la via del pari con lo spagnolo Mendigutxia, abile ad inserirsi anticipando nettamente Rapisarda, di testa.

Nel corso della ripresa, per l’ennesima volta mister Ferraro ha azzeccato le sostituzioni potendo sfruttare la disponibilità di una panchina di lusso malgrado le molteplici defezioni. In particolare è andata meglio con l’inserimento di De Luca ed il passaggio al 4-2-3-1, aumentando il coefficiente di pericolosità del Catania negli ultimi metri. Proprio l’ex Atalanta ha firmato il rigore (procurato da Rapisarda, parzialmente riscattatosi) del definitivo 2-1. I rossazzurri, a dire il vero, avrebbero chiuso la partita calando il tris se l’arbitro non avesse annullato un’altra rete (regolarissima) dello stesso De Luca.

A proposito dell’arbitraggio, la signorina Gasperotti, ha commesso alcune disattenzioni rilevanti. Oltre al citato episodio del fuorigioco inesistente di De Luca, ha ammonito Bethers nella prima frazione, ritenendo che ci fossero gli estremi per un fallo di mano commesso fuori dall’area di rigore dal portiere. A norma di regolamento, sulla base di tale valutazione, sarebbe stato cartellino rosso ma, nello specifico, il “fischietto” di Rovereto ha sbagliato due volte nella medesima azione: prima fischiando il calcio di punizione (l’estremo difensore, in realtà, non ha commesso alcun fallo), poi ammonendo Bethers. Dubbia, inoltre, la decisione di non concedere un altro penalty agli etnei, nel secondo tempo.

Tornando alla prestazione offerta dal Catania, i rossazzurri hanno incontrato un avversario che ha badato quasi esclusivamente a non prenderle. L’obiettivo della Mariglianese, in buona sostanza, era quello di mantenere i ritmi gara a basso regime, temporeggiando e difendendo con ordine. Ma il Catania, che non ha brillato per espressione di gioco e lucidità, possiede un organico che garantisce ampie soluzioni, pertanto la strategia dei padroni di casa si è rivelata poco efficace.

L’aver portato a casa il risultato anche in condizioni di difficoltà dà valore all’operato che lo staff di Ferraro e la sua squadra stanno svolgendo. Confermando che il Catania si è calato perfettamente nella categoria, raccogliendo i frutti di un lavoro cominciato nel migliore dei modi e che, si spera, possa continuare a dare soddisfazioni al popolo rossazzurro. I tifosi, intanto, si godono i 18 punti in classifica e, soprattutto, il +3 sul Lamezia Terme secondo. Il Catania non entusiasmerà sul piano del gioco ma, come sottolineato alla vigilia dall’ex difensore rossazzurro Gennaro Monaco ai nostri microfoni, “le polpette riempiono la bocca”. Conta segnare e vincere. E il Catania lo sta facendo, con la giusta mentalità e la qualità di un organico dotato di un potenziale assai elevato e tante risorse.

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