L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ e ‘La Gazzetta dello Sport’ in rassegna
LA SICILIA
“Catania imbattuto, ora è vera fuga”.
“I tifosi cantano ‘la capolista se ne va’. Il 3-2 al Sant’Agata, nona vittoria di fila in Serie D, fa il paio con il ko del Lamezia a San Luca. Il vantaggio dei rossazzurri sulla seconda è di otto punti. Guai a considerare finito il campionato – si legge –, Ferraro nel dopogara lo ha quasi urlato. Lui che è sempre serafico, mai un gesto fuori posto, stavolta ha messo le cose in chiaro quando attorno a lui in 15mila cantavano e i giocatori – ovviamente – saltavano sul campo facendo il giro dei vari settori dello stadio”.
Successo contro “una delle avversarie più pericolose” che viene definito “difficile, arrivato grazie a episodi, personalità, voglia di vincere, ma messo in discussione da un paio di errori evitabili. Una partita in cui il Sant’Agata è entrato con pieno merito costruendo gioco in velocità, aggredendo le fasce, segnando due reti e lottando con un orgoglio esemplare”.
“Alla fine tutti felici, con Ross Pelligra applaudito a più riprese dal pubblico da record (stavolta superate le 15mila presenze) e applausi anche al Sant’Agata” che con grande sportività ha applaudito “la folla del Massimino” e Leo Vanzetto “salutato dai tifosi che all’inizio degli anni Novanta lo avevano visto esordire in Serie C1”.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
“Il Catania se ne va, ma stavolta soffre. Il Sant’Agata reagisce ai rossazzurri che salgono a +8”.
“Sinfonia rossazzurra. Nona vittoria di vilta (ma che fatica contro il Sant’Agata: 3-2 finale) e otto punti di vantaggio sul Lamezia che ieri ha perso il derby calabro col San Luca. Adesso sì, il campionato è un assolo degli uomini di Ferraro. E quando alla fine i tifosi hanno cantato ‘la capolista se ne va’, allo stadio Massimino la festa si è trasformata in apoteosi”.
Il match “più faticoso della stagione, quello di ieri. Perchè gli ospiti hanno giocato sempre a viso aperto. E dopo avere beccato due reti in 36 minuti, non si sono mai disuniti, non rinunciando ad attaccare in velocità, aggredendo le fasce e mostrando una personalità che altri avversari dei rossazzurri avevano riposto nel cassetto, quando si sono trovati dinanzi alla prima della classifica. Faticoso il successo, ma meritato quanto basta”.
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