AMARCORD: Catania-Acireale, continua la tradizione favorevole dell’Elefante in casa

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Quinta vittoria su otto partite disputate, tre pareggi. Il Catania, tra le mura amiche, non è mai stato sconfitto dall’Acireale. I dati, che tengono esclusivamente conto delle partite giocate in campionato al “Massimino”, evidenziano come prosegua la tradizione favorevole alla squadra dell’Elefante che, prima di domenica, non vinceva dal 15 marzo 1992: in virtù delle realizzazioni di Nicoli e Vanzetto, quest’ultimo attuale allenatore del Città di Sant’Agata. Sedeva sulla panchina rossazzurra Giuseppe Caramanno, il Catania concluse il campionato di Serie C1 al sesto posto.

Prima ancora, l’1 giugno 1975, Catania lanciato verso la promozione in Serie B portando avanti una lotta serrata con il Bari (a fine torneo sorrisero gli etnei) e che travolse il malcapitato avversario granata con un pesante 6-0 recante le firme di Malaman, Ciceri (doppietta), Biondi e Spagnolo (autore di due gol). Catania e Acireale non si affrontavano, in generale, nell’impianto sportivo etneo da 22 anni: era il primo novembre del 2000, i gol di Cicconi e Capparella qualificarono il Catania agli ottavi di finale della competizione piegando le resistenze acesi per 2-0.

In partite di campionato, invece, l’ultimo confronto risaliva al 1993 e finì 0-0. Era l’Acireale di mister Papadopulo, il quale in rosa poteva contare tra gli altri sull’apporto di Maurizio Anastasi (ex calciatore rossazzurro), Giuseppe Bonanno (ex dirigente etneo dal 2004 al 2016) e Walter Mazzarri. Avversario il Catania allenato da Bianchetti.

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