ESCLUSIVA – Bussi: “Catania con tanti punti di forza. Zeoli, emozionante vederti sulla panchina etnea. Domenica gara da tripla”

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foto gazzettaregionale.it

Andrea Bussi, ex centrocampista del Catania dal 2001 al 2003, è stato interpellato dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com per commentare il percorso dell’Elefante in questa stagione. Grandi meriti al gruppo rossazzurro e fiducia per il futuro del club, complimentandosi anche con lo staff tecnico e Michele Zeoli, con cui festeggiò vent’anni fa la promozione in B nella finale disputata al cospetto del Taranto.

Andrea, uno dei grandi punti di forza di questo Catania è il gruppo. Tanti i giocatori forti e di “categoria superiore”, tutti si mettono a completa disposizione del mister e si aiutano vicendevolmente…
Credo che la classifica testimoni perfettamente come questa squadra abbia tanti punti di forza e che l’unione e la compattezza del gruppo sia una di quelle. Non si possono prendere dieci punti di vantaggio sulla seconda in classifica – e per di più con lo scontro diretto ancora da giocare – se non hai un grandissimo collettivo. In quanto direttore generale del Pomezia io conosco molto bene questa categoria per cui posso dire che vincere in Serie D non è mai semplice ma questa squadra possiede l’alchimia giusta per agguantare la promozione. Finora è stato fatto un ottimo lavoro da parte di tutti ma sarà fondamentale mantenere questa costanza per il resto del torneo perché se abbassi anche solo di un po’ la tensione non ci vuole nulla per essere ripresi dagli avversari. Sono molto contento per il campionato disputato finora dai rossazzurri, per Michele Zeoli, mio carissimo amico, che come allenatore in seconda si sta davvero facendo valere e poi soprattutto sono molto felice per tutto il popolo catanese che merita assolutamente di raggiungere quanto prima il professionismo.

Dopo il pareggio contro la penultima della classe il Catania ha superato per 3-0 il Canicattì. Ti è piaciuta la prova offerta dai rossazzurri?
Credo che nel corso di una stagione un passo falso ci può stare, tuttavia la grande forza di questa squadra è stata la capacità di non perdere. Molte volte capita che quando incappi in una giornata negativa alla fine torni a casa con zero punti. Il Catania invece è stato bravissimo a conquistare il massimo possibile in quel frangente ed ottenere almeno un pareggio, risultato a mio avviso molto importante e costruttivo. In Serie D nessuno ti regala mai niente per cui ci può stare che anche una formazione in fondo alla classifica riesca a fermarti. Se non sei al massimo della condizione psico-fisica anche se giochi contro l’ultima della classe non è scontato che vincerai. Le partite vanno giocate sempre al 100%, solo così puoi davvero sperare di agguantare i tre punti. In ogni caso credo che questa squadra si sia riscattata ampiamente vincendo 3-0 contro il Canicattì. Credo che Domenica scorsa il Catania abbia dimostrato tutto il proprio valore soffrendo davvero pochissimo e rivelando come la grande forza di questa squadra sia soprattutto il collettivo. Il singolo si mette sempre a completa disposizione del compagno e della squadra. Credo non ci sia qualità più importante per puntare alla vittoria del campionato.

Domenica il Catania affronterà la seconda in classifica. Considerando il gap di 10 punti tra Lamezia e Catania credi che i calciatori etnei possano prendere un po’ sottogamba la sfida?
Assolutamente no. La sfida di Domenica sarà cruciale in ottica campionato giocando peraltro fuori casa e contro un avversario molto temibile. Il Lamezia deve essere affrontato con il dovuto rispetto perché loro sono comunque secondi in classifica e, qualora riuscissero ad ottenere un risultato positivo, questo potrebbe spronarli soprattutto a livello mentale. Sarà una sfida molto insidiosa ed ostica perché stiamo pur sempre parlando di uno scontro diretto tra la prima e la seconda della classe. Che tipo di gara sarà? Mi aspetto una partita molto combattuta ma giocata a viso aperto da entrambe le squadre visto che, se vorrà riaprire il campionato, il Lamezia dovrà per forza di cose conquistare i tre punti. Sarà una sfida avvincente ed aperta a qualsiasi risultato.

Nel corso dei novanta minuti i cambi effettuati da mister Ferraro si rivelano quasi sempre decisivi. Merito più della società che è stata in grado di allestire un organico altamente competitivo o dell’ottima gestione da parte del tecnico rossazzurro?
Entrambe le cose. L’alchimia giusta unita ad una rosa di grandissimo livello non può che portare ad ottimi risultati. L’organico del Catania permette al mister di mantenere costante la qualità della squadra perché chi subentra è esattamente allo stesso livello di chi parte titolare. Ritengo quindi perfettamente normale che, in questa squadra, chi entri a gara in corso riesca a fare la differenza. Poi ovviamente anche il tecnico deve essere bravo non soltanto a gestire una rosa composta solo ed esclusivamente da titolari, ma anche nel saper leggere la partita e capire quali cambi apportare o chi inserire in un momento specifico in modo tale da chiudere la partita e portare a casa la vittoria. Meriti dunque alla società che ha saputo scegliere gli uomini giusti tanto in panchina, quindi con tutto lo staff tecnico, quanto sul rettangolo verde con i vari calciatori.”

Con Michele Zeoli, attuale allenatore in seconda, hai condiviso tantissime battaglie compresa la storica promozione in serie B. Come l’hai visto sulla panchina rossazzurra Domenica scorsa?
Io sono legato a Michele, che peraltro è stato anche mio compagno di stanza durante la mia esperienza in rossazzurro, da un rapporto di profonda amicizia per cui, anche se solo per un turno, è stato molto emozionante vederlo sulla panchina etnea. A Michele voglio un bene dell’anima per cui non posso che augurargli tutta la fortuna ed il meglio possibile specialmente adesso che lavora all’interno del nostro amato Catania. Cosa dire ai tifosi? Io amo Catania e la sua gente per cui posso solo dire che i tifosi etnei sono assolutamente immensi e spettacolari. Questa è una piazza che merita senza il minimo dubbio la Serie A.

Si ringrazia Andrea Bussi per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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