VERSO CATANIA-TRAPANI: alla scoperta dei granata

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Tifosi trapanesi a Catania.

L’ultima gara del girone d’andata nel Raggruppamento I della Serie D ‘22/23 coincide anche con l’ultima sfida dell’anno solare, per questa ragione il team rossazzurro avrà una voglia matta di riscattarsi dopo le prove sottotono delle ultime settimane e culminate con l’inaspettato ko contro il Santa Maria Cilento. L’avversario del prossimo turno di campionato è una tra le più nobili delle decadute del Girone I: il Trapani.

I Granata sono il quarto club più antico della Sicilia essendo stati fondati nel 1905 come Unione Sportiva Trapanese, rimasta attiva fino al 1915. Cinque anni più tardi furono costituiti due club differenti, lo Sport Club Vigor Trapani ed il Drepanum U.S. Nel 1923 dalla fusione di entrambe le società nacque l’US Trapanese, attivo fino al ‘26. Per quattro anni l’attività calcistica locale proseguì in maniera non ufficiale fin quando, nel 1930, lo Sport Club Juventus non si affiliò alla FIGC iscrivendosi ai tornei regionali siciliani. Nel ‘37 il club fu nuovamente rifondato stavolta come U.S. Trapani, cancellato dalla federazione soltanto due anni dopo. Si procedette pertanto alla creazione della S.S. Juventus che, nella stagione ‘42/43, si classificò al penultimo posto del Girone N della Serie C prima di cambiare la propria denominazione in Juventus Trapani.

Nel ‘45 il vecchio club si sciolse lasciando così spazio ad una nuova realtà: la A.S. Trapani. Anche questa società ebbe però vita brevissima visto che solo un anno dopo fu fondata la A.S. Drepanum, capace finalmente di conferire una certa stabilità al mondo calcistico trapanese. La Drepanum partecipò a quattro campionati consecutivi di Serie C prima della retrocessione nel torneo interregionale di quarta serie (‘49/50). Nel ‘52 il club cambiò nuovamente il proprio nome (A.S. Trapani) ottenendo la riammissione in Serie C nel 1958 a seguito dell’allargamento dei quadri di partecipazione. Dopo aver sfiorato per ben due volte la promozione in B (con due secondi posti nel ‘60/61 e ‘62/63) la squadra granata retrocesse in quarta divisione venendo però nuovamente ripescata nella terza serie.

L’ultimo posto nel Girone C di Serie C ‘69/70 sancì il ritorno in D del sodalizio trapanese capace però, dopo appena due anni di assenza, di tornare nuovamente in terza divisione. Nel ‘78/79 il nuovo ritorno in D causato anche dalla retrocessione, avvenuta l’anno prima, a seguito della riforma dei campionati di terza serie con la creazione delle due leghe: la C1 e la C2. Nel 1984 lo storico A.S. Trapani si fuse con l’altra realtà calcistica locale (la Pro Trapani) dando vita alla A.S. Trapani 1906 che ritornò immediatamente nel mondo professionistico vincendo il Girone M del Campionato Interregionale. A seguito della retrocessione del 1990 il club granata fallisce ed il titolo sportivo viene rilevato dal Trapani calcio SpA.

La nuova realtà trapanese è capace di conquistare due promozioni consecutive passando in appena due anni dalla D alla C1 e sfiorando addirittura la Serie B durante l’annata calcistica ‘94/95 (quarto posto e ko nella semifinale playoff contro il Gualdo). La sconfitta nei playout durante la stagione ‘96/97 determinò la retrocessione in C2 prima del ritorno in D nel 2000. A causa delle difficoltà finanziarie il club non si poté iscrivere al torneo interregionale ripartendo così dal campionato di Eccellenza ma ritirandosi, nel 2002, a campionato in corso. Lo stesso anno il club ripartì come AS Città di Trapani, ripescata in D nonostante il quarto posto finale nel torneo regionale. Dopo il cambio di denominazione nel 2005 (ASD Trapani Calcio) il club tornò nuovamente in Eccellenza prima di un incredibile quadruplo salto di categoria che permise al sodalizio siciliano di approdare per la prima volta in Serie B (‘12/13) sfiorando l’approdo in massima serie, nel torneo ‘15/16, con il terzo posto nella regular season e perdendo la finalissima playoff contro il Pescara.

Delusione per la sconfitta pagata con la retrocessione sul campo nell’annata successiva prima del trionfo, tramite i playoff, nella stagione ‘18/19 con il ritorno in cadetteria. La gioia fu però molto effimera considerando la retrocessione della stagione seguente. Nonostante i problemi economici il club si iscrisse al campionato di Serie C ‘20/21 venendo però escluso a torneo in corso e scomparendo definitivamente il 22 Dicembre 2020. Nel 2021, tramite l’acquisizione del titolo sportivo del Dattilo nacque la società attuale, la SSD F.C. Trapani 1905. Dopo l’enorme delusione per il dodicesimo posto della scorsa stagione anche per quest’anno le aspettative del popolo granata sono state disattese visto che, sin da inizio anno, il club siciliano non è mai riuscito a mantenere un andamento costante staccandosi immediatamente dalle posizioni di vertice.

Soltanto nelle ultime giornate i granata hanno cambiato marcia grazie anche all’arrivo di mister Monticciolo che, lo scorso 18 Ottobre, ha preso il posto dell’esonerato Alfio Torrisi. Con il nuovo tecnico la formazione granata è riuscita a cambiare marcia mettendo a referto 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte scalando posizioni su posizioni fino ad arrivare a ridosso della zona playoff (6ª posto con 23 punti ma una gara ancora da recuperare). Formazione duttile e versatile quella ideata dal tecnico toscano che, nelle ultime settimane, sembra aver trovato la quadratura del cerchio proponendo con periodicità il 3-5-2.

A causa della pochezza dei risultati i pezzi più pregiati e costosi del del calciomercato estivo sono andati altrove mantenendo soltanto quei profili dal rendimento assicurato e funzionali al gioco della squadra come il centrale difensivo argentino Manuel Gonzalez ed i centrocampisti Civilleri, Romizi e Kosovan. Non sarà della gara l’ex Falcone, recentemente ceduto al Fasano, mentre quella di mercoledì sarà una sfida particolare per il giovane portiere Giovanni Cultraro e l’esperto mediano Giovanni Giuffrida, cresciuti proprio nelle giovanili etnee, oltre che per il direttore sportivo Antonello Laneri, ex Trapani come il terzino Alessio Pedicone e Simone Buffa, che hanno vissuto una stagione in granata. Buffa, Cultraro e Giuffrida, comunque, non figurano tra i convocati delle rispettive squadre per il match.

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