STAMPA LOCALE – Micale: “C’è l’impronta di un gruppo che funziona. Dal ’66 ad oggi non ricordo un Catania così”

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Ai microfoni di Telecolor, il giornalista Angelo Micale ha illustrato il proprio pensiero in relazione alle certezze acquisite dal Catania in questo campionato con un ottimo ruolino di marcia. Ecco quanto evidenziato:

“In questo Catania emerge l’impronta di un gruppo che funziona. E non era una cosa molto semplice da pensare. Teoricamente la preoccupazione principale ad inizio stagione era rappresentato dal fatto che con tanti ‘galli nel pollaio’ potesse essere un pò complicato pensare di mandare in panchina, in un campionato di D, elementi importanti come Giovinco, vista anche la regola che impone l’utilizzo di quattro under. Invece si è venuta a creare un’alchimia particolare all’interno della squadra ma anche tra i componenti dello staff, scegliendo le persone giuste”.      

“Se torno indietro nel tempo, dal ’66 ad oggi non ho mai visto un Catania così forte per il campionato di pertinenza. Una squadra così forte e completa non la ricordo assolutamente. Prima dell’inizio delle partite non si avverte alcun patema d’animo, come dire che tanto in qualche modo le gare riescono a risolverle. C’è stato forse un Catania che si avvicinava a quello attuale, quando in C vinse con Spagnolo, Ciceri e Angelozzi. Quella squadra perse una sola partita, a Messina, ma fu un campionato molto più equilibrato con Bari e Lecce, inoltre il vantaggio in termini di punti in classifica sulle dirette inseguitrici non era quello attuale”.

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