LA GAZZETTA DELLO SPORT – Palermo: “Catania, sogno di riportarti sempre più in alto. Solo questa città può regalare certe emozioni”

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Marco Palermo, suo il gol decisivo ai fini della vittoria contro il Canicattì. Quella firmato a Caltanissetta rappresenta il settimo sigillo per lui in questo campionato. Ne parla in un’intervista concessa all’edizione locale del quotidiano La Gazzetta dello Sport:

“Non ero mai riuscito ad arrivare a questa cifra in un campionato ufficiale. Sono orgoglioso per averla centrata pur non avendo disputato quasi mai i 90 minuti per intero. Questo approccio mi ha comunque aiutato a vivere la stagione con più serenità e maggiore sicurezza nei miei mezzi. Da catanese non credo sia semplice spiegare gioie, emozioni, appartenenza e felicità. Sicuramente quando ero un ragazzino era il momento che sognavo. Difficile trasmetterlo con le parole. Emozione troppo grande, indescrivibile”.  

“Quale gol mi è piaciuto di più? Quello di domenica ci ha riportati in vantaggio, in una partita molto delicata e difficile da gestire. Sicuramente a livello di utilità sarà quello il più pesante della stagione. La partita più difficile? Quella con il Città di Sant’Agata, squadra stretta e con un buon palleggio che non concedeva spazi”.  

“Si è creato un gruppo in cui, titolari o meno, siamo tutti parte integrante di una grande famiglia. Quale accoglienza ho ricevuto in Piazza Risorgimento? Con il quartiere ho un rapporto sempre più stretto, quasi familiare. Felicità, calore, benevolenza sono le cose che rappresentano il rapporto con la zona di cui sono originario. Gente che mi ha visto crescere e con la quale sono diventato adulto e calciatore. Anche loro sono una forza in più, in questa stagione”.

“La festa in città? Pensavo fosse davvero un sogno. Solo Catania può regalarti questo fiume di gente allegra, unita solo dall’amore per il Catania. Non credo riuscirò mai a provare emozioni simili. Il mio futuro? Spero di restare a lungo, da catanese sarebbe un sogno partire dai dilettanti e riportare il Catania nelle categorie che merita. Con le unghie e con i denti, dobbiamo fare tornare il calcio cittadino dove ci spetta”.

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