LORENZINI: “Abbiamo sempre fame, ora giochiamo da squadra. Questo Catania ha un grande potenziale anche per la C”

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Il centrale difensivo del Catania Filippo Lorenzini, ospite della trasmissione sportiva ‘Corner’, su Telecolor, tocca molteplici argomenti relativi alla stagione rossazzurra con uno sguardo rivolto anche al futuro. C’è la voglia di dare tutto fino alla fine del campionato, provando a vincere le rimanenti gare da disputare:

“L’unica sconfitta è maturata quando non avevamo i nostri tifosi al seguito, ci danno sempre grande forza. Anche quando andiamo in trasferta è come se giocassimo in casa, con il loro aiuto riusciamo a dare sempre quello che magari ci manca. In questa squadra la differenza la fa la fame di andare in campo ogni domenica dimostrando di essere la più forte. Vogliamo stabilire un nuovo record di vittorie, sappiamo quanto sarebbe importante per la città e per creare ulteriore entusiasmo. Sappiamo, inoltre, quanto il presidente ci tenga. Daremo il massimo fino alla fine”.

“Non era semplice all’inizio mettere insieme una squadra con così tante doti tecniche e qualità. La forza di vincere ce l’ha dato il singolo che faceva la differenza. Quando gli avversari hanno cominciato a studiarci, intorno al mese di novembre faticavamo un pò rispetto al solito, soprattutto fuori casa. Lì abbiamo capito che la forza dei singoli non sempre basta per vincere contro avversarie pronte a triplicare gli sforzi. Dopo Santa Maria di Castellabate ci siamo compattati ancora di più. Non sono arrivate subito prestazioni eccellenti, però ci siamo rimessi in sesto non avendo la fretta di rischiare certe giocate. Abbiamo compreso che, giocando da squadra, potevamo essere ancora più decisivi e forti. Il fatto di conoscerci meglio ci ha aiutato. Nelle ultime gare il Catania ha anche giocato molto bene. Quando vedi un attaccante che viene dentro l’area a recuperare il pallone vuol dire che è svoltato qualcosa sul piano caratteriale”.

“Si trovano formazioni più organizzate e forti in C. Esistono le categorie per questo, ma penso che questa squadra abbia un grande potenziale anche per la serie superiore. Conosco bene il girone C di terza serie. Vincono sempre le squadre che hanno in organico giocatori che si conoscono da più anni. Io in questo Catania vedo tanti giocatori che possono fare la differenza anche in C, a partire dagli under. Secondo me sarebbe fondamentale che la società decida di tenere anche 10-15 ragazzi perchè conosci il compagno, dove vuole la palla in campo, conosci l’aspetto emotivo. Anche i giovani possono dire la loro nella prossima stagione”.

“Ho sempre preferito giocare in piazze calorose del sud. Questo è il primo anno in cui gioco in una squadra da vertice. E’ una bella emozione questa per me. Sant’Agata? Sapevamo che attaccasse molto bene e con tanti uomini, in settimana abbiamo preparato tante soluzioni soprattutto nella fase difensiva, con lo spirito di sacrificio anche dei nostri attaccanti siamo riusciti a gestire bene la partita. Anche noi non abbiamo creato tante palle-gol nel primo tempo, comunque numericamente più di loro. E’ il segnale che vogliamo sempre dimostrare la nostra forza, chiunque scende in campo dà il proprio contributo”.

“Cambi di formazione a sorpresa domenica scorsa? Il mister cerca sempre in settimana di tenere in riga più persone, cambiando spesso anche i giocatori nei reparti. Sapevamo che potesse esserci qualche cambio rispetto alla settimana precedente. Magari con l’inserimento di Palermo a centrocampo ha cercato di avere più profondità e inserimento. Ma i giocatori di questa squadra sono tutti estremamente forti e in grado di fare la differenza. Quando arriverà il mio primo gol con la maglia del Catania, magari da palla inattiva? Noi proviamo tanto gli schemi su palla inattiva. Non è mai stato un mio pregio fare gol, ma qualche soddisfazione ce la toglieremo (sorride, ndr)”.

Somma? E’ fortissimo. Negli ultimi anni purtroppo ha avuto tanti problemi fisici, si è operato tre volte alle ginocchia e al crociato, giocare ancora ad alti livelli peso che sia una grande emozione per lui. Se non avesse avuto questi problemi, io penso che non lo avrei neanche conosciuto perchè avrebbe potuto militare in categorie ben più importanti. In questa stagione ha attraversato un periodo difficile, andando spesso in panchina anche per via del regolamento sugli under. Giocando con continuità dimostra il proprio valore. Sarno? La vittoria l’abbiamo dedicata a lui. Dispiace perchè poteva darci una mano in campo ed è una persona di grande cuore, con cui si passano le giornate a divertirsi, a chiacchierare. Sarao? Grazie ad attaccanti come lui che si portano dietro i difensori si riescono ad aprire spazi invitanti per l’inserimento anche dei centrocampisti. E’ molto forte, ci sta dando una grande mano. E’ uno dei primi che rincorre l’avversario anche nella nostra area di rigore. Sono segnali di grande voglia e spirito di sacrificio che ti fanno fare quello step in più”.

“Il Cittanova? Affronteremo una una squadra che rischia poco in attacco e pensa di più a non subire gol, questo dicono i numeri. Domenica pomeriggio servirà tanta pazienza e avere la giusta serenità nel cercare il passaggio decisivo per mandare in porta i compagni”.

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