PELLIGRA: “Potrei staccare subito un assegno da 100 milioni per la A ma preferisco un progetto sostenibile nel lungo periodo. Catania, mi ha convinto la passione dei tifosi”

0
4570
foto Catania FC

Curiosa intervista rilasciata a SBS Italian da Ross Pelligra. Il patron rossazzurro parla del progetto di sviluppo del club e delle ambizioni future:

“Ricordo il giorno in cui mi è balenata l’idea di rilevare il club – racconta – volevo investire nel calcio per stringere i legami tra l’Australia e l’Italia. Così, quando si è creata l’opportunità, ho trascorso ore davanti a Youtube per farmi un’idea, e alla fine mi hanno convinto la passione e il senso di appartenenza che i tifosi del Catania mostrano nei confronti della loro squadra. Mi piace camminare, osservare la città, mescolarmi tra la gente, ascoltare le opinioni degli altri. Quando mi riconoscono mi chiedono sempre di scattare cinquanta selfie”.    

“Come molti figli e nipoti di immigrati sono cresciuto a Melbourne portando avanti le vecchie tradizioni, dalla preparazione del salame a quella della passata di pomodoro. In questo sono diverso rispetto ai miei coetanei nati e cresciuti in Italia, anche per come parlo la lingua. A prescindere dal coinvolgimento emotivo, per far funzionare qualsiasi attività economica bisogna rispettare determinate regole. Nel nostro caso parliamo di un business plan studiato nei dettagli, ma anche rivisto periodicamente alla luce delle novità e degli errori commessi. E poi bisogna circondarsi delle persone giuste, di chi ne sa più di te”.               

“Pensavo che saremmo saliti in C, ma non con questo anticipo sulla tabella di marcia. Potrei staccare un assegno da 100 milioni di euro e arriveremmo in Serie A domani, ma voglio seguire un progetto sostenibile nel lungo periodo. Investiremo nel vivaio per coniugare due aspetti: quello tecnico-tattico e quello identitario. Cioè sin dalle giovanili tutte le formazioni seguiranno la stessa impostazione, poi coltivando e facendo crescere giovani calciatori locali alla lunga la squadra sarà sempre più l’espressione della città. Vogliamo seguire un modello che produca frutti nei prossimi 20-30-40 anni”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***