VERSO CANICATTI’-CATANIA: alla scoperta dei biancorossi

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Domenica si torna in campo per affrontare un avversario che, da neopromosso, occupa un piazzamento a metà classifica a quota 34 punti avendo conseguito 9 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte. Squadra che non segna molti gol, quella agrigentina, visto lo score di 22 reti all’attivo (quarto peggiore attacco del torneo) ma si registrano anche 27 realizzazioni subite (quinta difesa meno battuta dopo Catania, Sancataldese, Acireale e Real Aversa).

I biancorossi si stanno facendo rispettare in una categoria dalla quale mancavano da ben 26 anni (ultimo campionato di Serie D ‘95/96). La formazione siciliana però, fondata nel 1928, nel corso della propria storia ha anche partecipato al torneo di Serie C ‘47/48 ed a tre campionati consecutivi di C2 (dal 1983 al 1986), oltre ad aver preso parte a numerosi tornei di quarta serie. Dopo il 1996 la compagine canicattese dovette affrontare un periodo non particolarmente propizio ed incominciato con la perdita del titolo sportivo in favore del Gattopardo (formazione di Palma di Montechiaro) nel ‘97.

Ricostituitasi una nuova società nel 2001 furono addirittura 13 i campionati consecutivi disputati in Promozione prima della mancata iscrizione e successiva cancellazione nel 2014. Ripartita l’anno seguente dal torneo di Prima Categoria, la compagine biancorossa ritornò in Eccellenza soltanto nel 2017, ventuno anni dopo l’ultima volta, prima di vincere la Coppa Italia Dilettanti Sicilia (2019) e, nella scorsa stagione, trionfare meritatamente nel Girone A mettendo a referto 71 punti in 30 giornate, perdendo soltanto 3 incontri e realizzando 71 reti (media di circa 2,4 p.p).

La società ha trattenuto i veterani Santo Privitera (catanese di 35 anni) e Filippo Raimondi (trentaseienne), spicca anche il capitano di 27 anni Giuseppe Tedesco, canicattese di nascita e presente in rosa fin dal 2017. Figurano alcuni calciatori catanesi in rosa: oltre al già citato Privitera, il portiere Antonino Busà, il difensore centrale Dario Conti, il talentuoso 18enne Damiano Petrella e l’esterno offensivo Eugenio Licciardello (gli ultimi due cresciuti nelle giovanili rossazzurre). Cinque gli stranieri presenti in squadra: il portiere italo-russo Leonid Gichkin, il centrocampista argentino Agustin Diaz, il mediano maliano Aboubacar Sidibe, la punta franco-senegalese David Gueye e, soprattutto, l’attaccante (anch’egli franco-senegalese) Chris Gueye El Hadj, migliore finalizzatore della manovra con 5 gol messi a segno e giocatore dal fisico possente. Attenzione allo sviluppo delle azioni su palla inattiva, dove il difensore Raimondi prova frequentemente a rendersi pericoloso nell’area di rigore avversaria avendo siglato tre gol in questo campionato.

Allenatore, Orazio Pidatella. Classe 1970, negli ultimi anni ha seguito società di Serie D. In passato ha guidato Biancavilla, Paternò, Leonzio e Akragas. Giudicato un “sergente di ferro”, lo scorso mese di dicembre ha sostituito Lillo Bonfatto. Solitamente adotta un 3-5-2 (o 4-3-3) equilibrato ed organizzato. Ha iniziato il 2023 con sei risultati utili (quattro vittorie consecutive) per poi, nell’ultimo periodo, accusare un calo di rendimento raccogliendo due punti in quattro partite, nel corso delle quali la squadra è rimasta a secco di gol, subendone 4 (di cui 3 nel ko netto di Trapani). “Il club ha allestito una squadra fuori categoria, con gente abituata a giocare certe partite. Quando giochi tra le fila del Catania trovi le motivazioni anche nelle amichevoli, i giocatori sanno di trovarsi in una piazza importante e che ci sono dei record da battere. Questo aspetto può contare poco ma in certi momenti può fare la differenza”, a novembre parlò così, Pidatella, a proposito dei rossazzurri (fonte Telecolor).

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