LA SICILIA – Busetta: “Catania, in C servirà una squadra di combattenti. Pelligra ha il nostro stesso temperamento. Progetto molto serio”

0
1391
Angelo Busetta

L’ex allenatore rossazzurro Angelo Busetta, originario di Palermo ma che ormai si sente catanese perchè vive ai piedi dell’Etna da 60 anni, formula una serie di riflessioni sul Catania in vista della prossima stagione, concedendo un’intervista al quotidiano La Sicilia:

“Ho seguito con piacere una squadra che ha dominato. Ha fatto il bello e il cattivo tempo, non ha avuto avversari. Ha vinto facendo credere che tutto sia stato facile. Ma vincere non lo è mai. La dirigenza ha compiuto scelte azzeccate, tutti i giovani hanno fatto molto bene. Chiarella mi è piaciuto tanto. Questo ragazzo ha talento, è forte nell’uno contro uno e questa è una caratteristica che in pochi possono vantare. Lo riconfermerei assolutamente, ha margini di miglioramento, può crescere ancora tanto”.

“Per il resto chi confermerei? Bisogna verificare le intenzioni della società. Se vuole subito fare un programma per tentare il salto in Serie D servono valori importanti, uomini. La Serie C è un massacro. C’è poca tecnica e tanto agonismo, bisogna allestire una squadra di autentici combattenti. Credo che il Catania voglia vincere subito e allora bisogna programmare con i giovani ma servono anche i giocatori senior. I tifosi rossazzurri sognano e hanno grandi ambizioni. La squadra va rinforzata con parecchi elementi di categoria. Servono calciatori abituati a vincere in C, che possano giocare in uno stadio strapieno di gente perchè lavorare a Catania è tutta un’altra cosa. Bisogna contattare giocatori che hanno vissuto certe sensazioni sulla propria pelle. “.           

“Laneri? Grande professionista, uomo che conosce il mister. Ha avuto il supporto di Grella che ha vissuto il calcio ad alti livelli ed è un uomo speciale. Professionista garbato che svolge il ruolo con grande stile. Pelligra? I suoi avi erano siciliani e lui ha il nostro stesso temperamento. Il progetto è molto serio, hanno promesso e mantenuto. Ferraro? Ha avuto molti meriti. E’ stato il comandante, gli va riconosciuta una gestione perfetta di uno spogliatoio composto da galantuomini che hanno trascorsi importanti nel calcio. Credo che la società abbia voglia di cambiare guida tecnica e mi dispiace per Ferraro perchè ha vinto e questo non è mai semplice. So quanto è bello vincere a Catania, piazza affascinante. Ferraro ha saputo resistere agli urti e superare i momenti di normalità imponendo, poi, momenti brillanti”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***