SERIE D – Real Aversa, Filiberto querelato da hotel Ragusa: “Ci ha danneggiato enormemente”

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Corriere del Mezzogiorno

Nelle scorse settimane, dopo la pesante sconfitta per 6-0 ai playout contro il Ragusa che aveva sancito la retrocessione in Eccellenza, il Principe Emanuele Filiberto, presidente del Real Aversa, aveva dichiarato che qualcuno avesse allenato la squadra facendo poi ricorso e chiedendo di rigiocare la partita. Ricorso, però, non accettato e Real Aversa retrocesso ufficialmente in Eccellenza. Non solo, Emanuele Filiberto è stato querelato dal Ragusa e dall’hotel Mediterraneo Palace di Ragusa, dopo i controlli dei Nas nella struttura in cui i granata avevano soggiornato.

“Ci ha danneggiato enormemente”, asserisce la struttura alberghiera scrivendo in una nota: “La direzione dell’Hotel Mediterraneo Palace di Ragusa, struttura in cui la squadra della Real Aversa ha alloggiato e consumato i pasti, ha deciso di sporgere querela, a mezzo dei propri legali di fiducia avvocati Sebastiano Sallemi e Vittorio Melfi, nei confronti di Emanuele Filiberto di Savoia per le gravi affermazioni contenute in un comunicato. La decisione è maturata anche a seguito dei controlli eseguiti dai Nas all’interno della struttura, svoltisi nei giorni successivi e protrattisi sino ad oggi, aventi ad oggetto non solo l’analisi degli alimenti somministrati ai giocatori, ma anche l’analisi delle acque della struttura e le invasive analisi biologiche su tutto lo staff“.

Filiberto ha così risposto alla querela: “Apprendo dai giornali che l’albergo nella quale ha soggiornato la mia squadra, e della quale mai ho fatto il nome, mi ha querelato: mi chiedo su quali basi lo abbia fatto. Ribadisco che la mia squadra ha alloggiato lì da giovedì fino a domenica, con i calciatori che si sono sentiti male da sabato sera. So che si è ricorsi a cure mediche in ospedale, l’intossicazione alimentare è attestata. C’è una denuncia penale che dovrà accertare cosa sia successo. Facessero tutte le querele che vogliono, io mi sono limitato a raccontare i fatti senza infangare niente e nessuno: ho semplicemente riportato l’accaduto. Confido nella magistratura di Ragusa che sicuramente provvederà al più presto a fornirci risposte certe su quanto accaduto. Tutto quello che è successo dopo la denuncia post gara, per me conta poco”.

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