Si avvicina la sfida alla Casertana. Catania in cerca di un risultato importante per risalire la classifica. I falchetti sono un avversario da sempre ostico per l’Elefante, prova ne sia che i rossazzurri finora non hanno mai vinto a Caserta. Il coefficiente di difficoltà si presenta elevato perché la squadra allenata da Vincenzo Cangelosi è composta da una rosa formata da diversi uomini importanti per la C, gente anche di categoria superiore.
Squadra non semplice da affrontare che, tuttavia, per via della nota vicenda del ripescaggio è stata assemblata rapidamente e, dunque, per mister Cangelosi non è semplice amalgamare il gruppo ed assimilare tutti meccanismi di gioco richiesti in poco tempo. Ad oggi la Casertana conosce un solo risultato, il pareggio. Allo 0-0 interno col Benevento si sono aggiunti gli 1-1 riportati al cospetto di Latina, Potenza e Monopoli per un totale di tre reti all’attivo e altrettanto al passivo.
Unico marcatore, l’ex Catania Alessio Curcio, pericoloso jolly offensivo che può fare la differenza in qualsiasi momento della partita con il suo estro. Catania che dovrà prestare particolare attenzione ad un altro attaccante di spessore come Carretta, veloce in progressione, bravo soprattutto nel dribbling e ad attaccare la profondità in contropiede a campo aperto. E’ tornato a disposizione anche Montalto, esperta punta che ha vestito – tra le altre – le maglie di Bari, Ternana, Trapani, Reggina, Salernitana e Cremonese. Un centravanti forte fisicamente, possente, letale sotto porta, che sfrutta molto la sua prestanza atletica per farsi spazio tra i difensori. L’esterno d’attacco Tavernelli, in prestito dal Cittadella, è un altro profilo interessante così come non manca la fantasia e la qualità a Turchetta, le cui condizioni fisiche sono tuttavia da valutare.
Un ulteriore punto di forza dei falchetti è rappresentato dal centrocampo. Proietti, ad esempio, porta in dote esperienza in C e B. E’ un mediano dotato di ottimo senso tattico e buona visione di gioco. Toscano fa della duttilità la sua arma migliore, potendo ricoprire all’occorrenza tutti i ruoli in mediana, idem Damian che possiede una buona struttura fisica ben calibrando qualità e quantità. Casoli può essere collocato un po’ dappertutto, malgrado i 35 anni compiuti da un paio di settimane la corsa rimane la sua caratteristica principale.
Dietro, Fabbri è un terzino a tutta fascia. Corsa e personalità fanno parte del DNA dell’ex rossazzurro Calapai. In attesa che il roccioso Aya rientri dall’infermeria, Celiento è un po’ la guida del reparto arretrato, abile sia in fase di copertura che quando c’è d’affondare, in grado di esprimersi sia come centrale che da terzino. A difesa dei pali Venturi è un elemento di spicco il cui vice risponde al nome di Marfella, che ricopriva il ruolo di terzo portiere al Napoli.
Il tecnico rossoblu Cangelosi, dopo oltre trent’anni trascorsi a fare da vice, spera di conseguire risultati importanti da allenatore in prima. Segue gli ideali ed i principi di Zeman, avendo lavorato a lungo con il boemo. Il 4-3-3 naturalmente è il modulo di riferimento ma, nella recente gara col Monopoli, la Casertana è scesa inizialmente in campo con una linea difensiva a cinque (a tre in fase di possesso) non avendo ancora al top della forma alcuni elementi nel reparto offensivo. Probabile che, al cospetto del Catania, Cangelosi proponga il 4-3-3 sin dalle battute iniziali dell’incontro.
VIDEO – GLI HIGHLIGHTS DELL’ULTIMO MATCH DISPUTATO DALLA CASERTANA
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***