VERSO CATANIA-PICERNO: focus sui lucani di Longo, squadra sbarazzina e solida

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Domenica il Catania torna in campo. Nuovo appuntamento allo stadio “Angelo Massimino” al cospetto della squadra allenata da Emilio Longo. Il 50enne tecnico salernitano, dopo le esperienze da vice a Livorno e da allenatore in prima squadra alla Folgore Caratese, la scorsa stagione ha ottenuto eccellenti risultati anche in Serie C, alla guida del Picerno, portando i lucani al sesto posto. In questo avvio di campionato il Picerno ha collezionato quattro punti caratterizzati dalle realizzazione di due gol con una rete subita, occupando attualmente la quarta posizione in classifica alle spalle del trio di vertice formato da Turris, Juve Stabia e Latina.

Confermatissimo sulla panchina rossoblu, Longo ha adottato molto spesso in carriera il 4-3-3 ma, negli ultimi mesi, applica con regolarità il 4-2-3-1, stesso sistema di gioco opposto dal Crotone nella gara di esordio proprio contro il Catania. Attraverso alcune dichiarazioni rilasciate da Longo a La Casa di C si può riassumere la filosofia calcistica di Longo: “Come dico sempre, per vincere le partite serve segnare un gol in più dell’avversario! La ‘mia’ squadra deve sempre proporre e, soprattutto, divertirsi. L’aspetto essenziale è la condivisione: delle idee, delle letture, degli obiettivi. Poi il calcio, soprattutto quello moderno, è funzionale. Per come la vedo io, non puoi preparare un canovaccio tattico e applicarlo in maniera uguale a tutte le partite. Il calcio è funzionalità e lettura, è pensare rapidamente e fare la giocata giusta nel minor tempo possibile!”.

Curiosità. Thomas Heurtaux, ex difensore di Udinese e Salernitana, in un’intervista rilasciata al portale derbyderbyderby.com ha dichiarato a proposito di Longo: “Al di là degli allenatori affermati, devo ammettere che un tecnico di spessore che ho avuto è Emilio Longo. L’ho conosciuto qualche anno fa alla Folgore Caratese, dove già in passato mi sono allenato grazie alla disponibilità di un club davvero organizzato, e devo ammettere che è un allenatore di altissimo livello, che ha tutte le carte in regola per poter guidare un club importante a livello nazionale. In alcune cose mi ricorda mister Guidolin”.

Non ci si attende un Picerno rinunciatario ma che, invece, provi con coraggio a giocarsela al ‘Massimino’. Bravo, allora, dovrà essere il Catania ad imporre il proprio gioco sfruttando l’attacco alla profondità delle mezzali e le accelerazioni sulle corsie laterali contro un avversario propositivo. Il centravanti Murano è l’elemento sulla carta più pericoloso della formazione ospite a cui è richiesto di finalizzare l’azione ma anche di favorire l’inserimento dei compagni, come l’insidioso Albadoro che parte alle spalle.

Sugli esterni il Picerno annovera giocatori interessanti, vedi Esposito e Graziani, oppure l’ex rossazzurro Ceccarelli. Molto valido nel reparto avanzato anche il centravanti Diop, dovrebbe ristabilirsi dall’infortunio anche il trequartista Maiorino, elemento di indubbie qualità con tanta esperienza in C. In difesa spicca lo spagnolo Garcia, il cui profilo è stato anche valutato dal Catania in sede di calciomercato. In mediana i rossoblu assicurano il giusto equilibrio. Attenzione, dunque, a questo Picerno che presenta in organico delle buone individualità ed un collettivo solido, sbarazzino ed efficace.

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