VERSO CATANIA-AVELLINO: conosciamo meglio i biancoverdi allenati da Pazienza, che avrà vari indisponibili

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Ruolino di marcia di 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte per un totale di 19 punti conquistati su 10 partite, 14 gol fatti e 6 subiti. Stesso numero di reti al passivo, dunque, per Avellino e Catania. La squadra irpina, però, là davanti riesce a fare la differenza. Più in generale funziona la cura Michele Pazienza, tecnico in passato accostato al Catania e che ha fatto cambiare marcia ai biancoverdi, dopo le primissime deludenti giornate sotto la gestione Rastelli.

L’Avellino ha cambiato pelle, passando dalla linea difensiva a quattro al 3-5-2 o 3-4-1-2, trovando una precisa identità di squadra e quegli equilibri tattici fondamentali affinchè si arrivino a determinare i risultati. Campani reduci da quattro vittorie consecutive e che mirano con decisione alla vetta. Rigione è uno dei punti di riferimento nel reparto difensivo avellinese, per rapidità e fisicità, insieme con Benedetti, abile nelle palle e dotato di ottime capacità tecniche. Il primo, tuttavia, non ci sarà e questa è sicuramente un’assenza di rilievo. Difesa, comunque, nel complesso ben strutturata e di valore con i terzini fluidificanti Cancellotti e Ricciardi che rappresentano un valore aggiunto.

Tanta qualità nella formazione di Pazienza anche in mezzo al campo. Dall’ordine tattico di Armellino al temperamento e alla buona tecnica individuale di Palmiero, passando per la duttilità e l’intelligenza tattica di D’Angelo al fisico ed alla corsa di Casarini. L’ex Catania Dall’Oglio e Sannipoli arricchiscono un centrocampo molto competitivo.

In avanti c’è il giusto mix di talento, potenza, cinismo, capacità di arrivare alla conclusione e trovare la via del gol facendo andare a segno un po’ tutti gli attaccanti. Gori, sondato anche dai rossazzurri in estate, fa valere la sua prestanza fisica e abilità nel gioco aereo. Sgarbi – scuola Napoli – è resistente, forte, veloce e attualmente il migliore marcatore dell’Avellino con 5 gol, uno in più del già citato Gori. Marconi è una validissima alternativa. Patierno ha messo a segno caterve di reti la scorsa stagione ed è una punta sempre molto pericolosa, ma domenica non ci sarà. Lores Varela può ricoprire un po’ tutti i ruoli dell’attacco. Profilo dotato di corsa, tecnica, mancino puro in possesso di un buon calcio e abile nell’uno contro uno.

Pazienza dovrà fare a meno a Catania, oltre a Rigione e Patierno, di quattro giocatori: Maisto, Tito, Cionek e Russo. Ha convocato venti atleti, lo stesso numero di rossazzurri a disposizione di Tabbiani:

PORTIERI – 1 Pane, 12 Pizzella, 22 Ghidotti
DIFENSORI – 2 Ricciardi, 5 Benedetti, 7 Falbo, 13 Mulè, 14 Cancellotti
CENTROCAMPISTI – 4 Sannipoli, 6 Palmiero, 21 Armellino, 23 Dall’Oglio, 27 D’Angelo, 33 Pezzella, 99 Casarini
ATTACCANTI – 8 Varela, 11 Sgarbi, 31 Marconi, 35 Gori, 55 Tozaj

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