VERSO POTENZA-CATANIA: Di Grazia e Rossetti ex delusi che ritrovano il Catania. Porcino, sfida mancata

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Mattia Rossetti

Da Luigi Milan a Nicola Garzieri, passando per Raffaele Esposito, Jeda, Rosario Bucolo e Vincenzo Sarno, allenatori come Egizio Rubino, Lino De Petrillo e Giuseppe Raffaele. Sono alcuni degli ex più significativi del passato di Catania e Potenza. Il presente, invece, dice che domenica se la vedranno con la loro ex squadra Andrea Di Grazia, Mattia Rossetti ed Emanuele Catania. Il laterale sinistro Antonio Porcino, invece, ha giocato 8 gare con il Potenza e avrebbe affrontato il Catania da ex (esperienza rossazzurra nel 2018) ma recentemente ha chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto.

Di Grazia, cresciuto nelle giovanili rossazzurre fino a mettersi in evidenza in Prima Squadra, avrebbe potuto ricoprire un ruolo importante ma, a seguito di contrasti con l’allora dirigente del Catania Pietro Lo Monaco, l’attaccante di San Giovanni Galermo dovette lasciare la formazione dell’Elefante dopo lo spazio determinante ritagliatosi nelle giovanili e circa 80 gare collezionate in Prima Squadra siglando 11 reti. Una ferita ancora aperta. Merita di essere menzionata, in particolare, la pregevole tripletta rifilata al Messina nel 2016. Successivamente il catanese classe 1996 è ripartito con scarsa fortuna da Pescara, Arezzo e Foggia prima dell’approdo a Potenza dove ha messo a segno 6 gol nella passata stagione e, in questo avvio di campionato, ha raggiunto quota 3 reti.

Rossetti è un altro ex deluso per non essere riuscito a ritagliarsi maggiore spazio con la maglia del Catania. L’attaccante campano è cresciuto nella Primavera rossazzurra (10 reti in 45 presenze) esordendo in Prima Squadra il 24 Dicembre 2014 contro il Cittadella e siglando la prima rete tra i professionisti al “San Nicola” di Bari il 3 Marzo 2015. Nonostante le 7 presenze complessive in cadetteria, il club di Via Magenta non puntò mai apertamente su di lui che fece registrare in tutto 25 presenze e 5 gol fino alla stagione 19/20. Un paio d’anni fa andò a segno proprio contro il Catania, esultando con la maglia del Campobasso, e disse: “Chi mi conosce sa quanto ci tenevo a questa partita. Catania è la mia seconda casa ed è anche tatuata sulla mia pelle. Mi dispiace aver fatto passare un certo messaggio ai tifosi ma ho sfogato tutta la rabbia che avevo in corpo da troppo tempo. Perché il Catania mi ha cresciuto e le sono grato ma mi ha anche abbandonato quando magari meritavo solo un trattamento diverso. Spero che la maggior parte delle persone mi capisca”.

Emanuele Catania, attuale collaboratore tecnico rossazzurro, nella carriera di attaccante ha rappresentato anche i colori sociali del Potenza trovando in quattro occasioni la via della rete su 32 apparizioni in Prima Divisione Lega Pro 2009/2010. Esperienza amarissima: il 23 novembre 2009 si verificò l’arresto del presidente Giuseppe Postiglione e di altri personaggi legati alla società lucana con l’accusa di frode sportiva volta ad alterare i risultati di alcune partite. La vicenda fece piombare nel caos la società, che si vide costretta a ridimensionare l’organico per far fronte alla crisi di liquidità. Gli organi di giustizia della FIGC stabilirono quindi l’inibizione per 5 anni del presidente e il declassamento d’ufficio all’ultimo posto, ma sul campo la squadra evitò l’ultima posizione ottenendo una permanenza morale in categoria.

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