CARATTERE E QUALITA’: Juventus Next Gen al tappeto, c’è anche la firma di Inglese sul tris rossazzurro

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foto Catania FC

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Vento in poppa per la squadra di Toscano. I rossazzurri danno seguito alla vittoria col Benevento, piegando la resistenza della Juventus Next Gen a Biella. L’1-3 finale premia con pieno merito un Catania organizzato che continua a crescere sotto il profilo del gioco e vede migliorare la condizione atletica complessiva, fornendo una prova di rilievo sul piano della compattezza, al cospetto di un avversario di buon livello ma che ha confermato i propri limiti in fase difensiva.

Superato un test importante, non semplice, per il Catania che attua un pressing alto, aggredendo subito i portatori di palla bianconeri che faticano ad imbastire una manovra efficace. Tanti recuperi in mezzo al campo. Già al 4′ i rossazzurri trovano la via della rete, sfruttando un errato disimpegno della Juve dopo una gran parata di Daffara, poi Lunetta insacca ma l’arbitro fischia ingiustamente il fuorigioco.

Fase iniziale di sostanziale equilibrio con il Catania però più propositivo e aggressivo che attacca gli spazi con qualità. Al 24′ si sblocca la gara con il calcio di punizione perfetto di Anastasio: il terzino piazza il pallone alla sinistra di Daffara e porta in vantaggio gli etnei. I bianconeri provano a reagire ma il Catania è in controllo del match. Al 33′ contatto dubbio in area di rigore della Juventus dopo un’incursione di Guglielmotti, contrastato da Peeters. L’arbitro lascia correre.

Nel secondo tempo l’undici di Toscano preme sull’acceleratore, vuole il raddoppio e non si fa sentire l’assenza per infortunio di Di Tacchio, sostituito da De Rose che ha un buon impatto sulla gara. Il neo entrato Inglese si fa respingere il tiro in corner dalla difesa juventina (51′), ma ci sono spazi invitanti negli ultimi metri e lo stesso ex centravanti del Parma non sbaglia 9′ più tardi: Sturaro serve Lunetta, poi è freddissimo Inglese in area silurando Daffara per lo 0-2. Tentativo anche di Lunetta al 68′, ma il colpo di testa è impreciso.

Il Catania corre pochi rischi, Ierardi è quasi perfetto ma rimedia ingenuamente il secondo giallo costringendo la sua squadra a proseguire in dieci uomini (70′). Parità numerica che, comunque, viene ristabilita un minuto dopo per via di un brutto intervento di Papadopoulos ai danni di Anastasio. Espulso il calciatore della Next Gen, lo stesso accade con Filippo Scaglia che protesta dalla panchina. Momenti di tensione in campo, ma già nel corso del primo tempo fioccavano i cartellini con anche l‘espulsione del direttore sportivo Faggiano che protestava dalla panchina.

La squadra di Montero non sembra in grado di impensierire la difesa catanese, ma i neo entrati Owusu e Afena-Gyan danno ritmo e qualità ai bianconeri. Il primo, al 79′, con una gran botta supera Bethers riaprendo la partita. Nel momento migliore della Juve, però, il Catania colpisce ancora. Lo fa sugli sviluppi di un piazzato con la deviazione di piatto destro di Quaini al minuto 83. Prima del triplice fischio Bethers alza in corner un pallone ben calciato da Palumbo, poi succede poco o nulla fino allo scadere dei 5′ di recupero. Nuovo ko per la Next Gen dopo la vittoriosa trasferta di Caserta, mentre il Catania conquista il secondo successo consecutivo e può guardare avanti con rinnovato ottimismo.

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