CLAUDIO CHIELLINI (Juventus NG): “Girone C affascinante ed impegnativo. Seconde squadre anche in Serie D, tempi maturi”

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foto Juventus.com

Claudio Chiellini, Head of Next Gen Area, ai microfoni del sito ufficiale della Juventus parla del progetto della Next Gen inserito nel contesto del girone C di Serie C:

“Siamo partiti sulla falsariga della scorsa stagione, con una sconfitta iniziale che ci ha fatto subito capire le difficoltà del campionato. La rosa è quasi completamente nuova, con solo 13 giocatori rimasti dallo scorso anno: è normale per una squadra come la Next Gen cambiare tanto e amalgamare tutti in un gruppo non è qualcosa che succede in poco tempo. Nonostante questo, dalla prima alla seconda partita si è già visto qualcosa di diverso, vuol dire che il lavoro di Paolo Montero sta già cominciando a fare il suo effetto“.

“Sarà sicuramente un percorso lungo, quest’anno le problematiche non saranno solo tecniche e di campo, ma anche logistiche: siamo infatti precursori anche nel calendario, perché per la prima volta da quando esiste questo criterio di suddivisione dei gironi di Serie C una squadra del nord è inserita nel raggruppamento del sud. Il girone C sarà sicuramente affascinante, ma anche impegnativo, così come lo era il Girone B, che ci portava a fare delle trasferte molto lunghe, in bus. Quest’anno invece dovremo viaggiare in aereo restando fuori più giorni, con tutte le problematiche che poi si riflettono sull’organizzazione della settimana di lavoro. Anche questo però fa parte di un percorso di crescita”.

“Secondo me adesso è arrivato il momento di uno step successivo: i tempi sono maturi per creare di nuovo una tavola rotonda con le Leghe e imprimere una nuova accelerazione per dare la possibilità ad altri club di creare e di iscrivere la propria seconda squadra non solo in Serie C, dove ogni anno si libera al massimo un posto per il ripescaggio. Allargare la possibilità di iscrizione alla Serie D eliminerebbe molte problematiche strutturali legate agli stadi e darebbe una grandissima visibilità anche a un campionato competitivo in cui, non dimentichiamolo, sono cresciuti calciatori che oggi giocano anche alla Juve, come per esempio Gatti e Cambiaso”.

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