L’EDITORIALE | Compattarsi per vincere la battaglia

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foto Catania FC

Uniti verso l’obiettivo della vittoria. Sono settimane intense che possono compattare l’ambiente in maniera decisiva nella conquista di un risultato sportivo atteso da troppi anni. Il Catania vince sul campo contro il Monopoli, mettendosi alle spalle due partite deludenti nel risultato e nella prestazione. Contro i pugliesi, invece, un piglio diverso ha condotto alla vittoria, seppur di misura e non esente da difficoltà.

Lunetta si trova nel posto giusto nel momento perfetto, per ribadire con un gol la volontà di un intero gruppo di gettare il cuore oltre l’ostacolo superando ogni avversità grazie alle potenzialità di squadra. Quest’anno, almeno per il momento, si ha percezione di un’unità di intenti particolare, raggiunta anche grazie al merito del ds Daniele Faggiano e dell’allenatore Mimmo Toscano.

Compito arduo, ridisegnare la fisionomia di un organico importante quantitativamente e qualitativamente, ma era evidentemente un passaggio necessario per impostare una stagione diversa rispetto a quella scorsa, andata in archivio soltanto pochi mesi fa.

Il Catania c’è e vuole restare agganciato al carrozzone delle compagini che in questo momento si trovano nella parte alta della classifica, distaccate ancora da pochissimi punti. Una graduatoria cortissima che dà l’opportunità di recuperare rispetto a qualche incidente di percorso che è capitato, non soltanto ai rossazzurri ma pure ad altre realtà accreditate per la vittoria finale del Girone C di Serie C.

Sono passate sette giornate e queste non bastano a definire in maniera precisa che tipo di annata sarà per gli etnei. L’unica certezza è che non si può smettere di combattere e che a disposizione di quest’armata c’è una platea di quasi 20mila tifosi che spingono settimanalmente. Un lusso (onori e oneri compresi) che nessuno può permettersi in questa categoria: loro sono il motivo principale per cui non si può restare a lungo in questa categoria. Ormai è tempo di fare questo salto, una responsabilità a cui il gruppo Pelligra non deve sottrarsi per completare l’opera di rilancio sportivo della città promesso al momento dell’approdo alle falde dell’Etna.

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