VERSO CATANIA-AUDACE CERIGNOLA: conosciamo meglio la squadra di Raffaele

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10 punti frutto di 3 vittorie, 1 pareggi e 1 sconfitta con 9 reti all’attivo e 5 al passivo. E’ lo score dell’Audace Cerignola. Due punti in più conquistati dai gialloazzurri rispetto al Catania. Dalla scorsa stagione al timone del Cerignola c’è una vecchia conoscenza dei tifosi rossazzurri, l’ex allenatore del Catania Giuseppe Raffaele.

Il 3-5-2 è il sistema di gioco finora adottato prevalentemente dai pugliesi, non una novità per Raffaele che oppone spesso agli avversari proprio questo modulo di base (o il 3-4-3, poche volte la difesa a quattro). La filosofia di calcio del tecnico nativo di Barcellona Pozzo di Gotto si basa su una fase difensiva aggressiva e orientata sull’uomo al fine di creare densità e superiorità numerica nella zona centrale. In fase di possesso invece la verticalità e l’attacco della profondità sono i concetti fondamentali.

Il pacchetto arretrato ha fatto i conti nel turno precedente (perdendo 0-1 contro il Potenza) soprattutto con l’assenza di due centrali esperti come Martinelli e Ligi. Vedremo se almeno il primo tornerà a disposizione per il match di mercoledì sera. Spiccano terzini dotati di fisicità e gamba come Russo e l’ex Catanzaro Tentardini. Un buon difensore è l’argentino Visentin ed il 30enne Gonnelli, calciatore dal fisico prestante, abile nel gioco aereo e in anticipo con esperienza maturata in club come Livorno e Cesena.

A centrocampo (ma anche dalla trequarti in su) Zak Ruggiero, nato in Inghilterra da mamma inglese e papà italiano, è un giocatore completo per determinazione, tecnica, colpo di testa, tempi d’inserimento, ritmo e velocità palla al piede. Tascone innalza il tasso tecnico del centrocampo fornendo un contributo eccellente sia in fase offensiva che di copertura. L’argentino Capomaggio, cresciuto nelle giovanili dell’Estudiantes, è un mediano (difensore all’occorrenza) dotato di una struttura fisica importante ma anche agile, copre bene il campo e sa fare ripartire l’azione alzando il baricentro della squadra. E’ un profilo molto valido, inoltre, il duttile Coccia, ex Potenza ben conosciuto da Raffaele per averlo allenato spesso in carriera. L’ex Ancona Paolucci è invece un centrocampista molto abile negli inserimenti.

In avanti la punta di diamante è certamente Cuppone, tuttavia il bomber classe 1997 dopo una partenza incoraggiante (tre gol nelle prime quattro giornate di campionato) si è dovuto fermare a seguito della rottura del legamento crociato. Il reparto d’attacco è mutato profondamente rispetto alla passata stagione. Persi D’Andrea (trasferitosi al Catania), Vuthaj (ora militante nel campionato albanese), Leonetti (in prestito all’Altamura) e Malcore (ceduto al Casarano), là davanti è arrivato, oltre al citato Cuppone, un calciatore come Jallow, punta possente, abile di testa a servire i compagni e a mettere palla a terra, facendo salire la squadra cercando di buttare dentro le palle sporche in area.

Salvemini è un altro attaccante di spessore, tecnico, potente e dal fiuto del gol con conclusioni a rete improvvise. Può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco anche Faggioli: forza fisica, tecnica, velocità e vena del gol fanno parte del suo repertorio. Sainz-Maza è un giocatore di qualità che può risultare determinante se sta bene sul piano fisico. Gagliano sa attaccare con la giusta aggressività. Tecnicamente valido, molto efficace anche nel gioco aereo. Parigini è un ulteriore profilo niente male là davanti. Possiede spiccate attitudini offensive, forza fisica, accelerazione, capacità di saltare l’uomo ed esplosività. Infine il catanese Flavio Di Dio è un elemento davvero utile e versatile, un esterno a tutta fascia.

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