CURIOSITA’: Catania – Potenza, designati gli stessi assistenti di Coppa Italia
C’è un aspetto curioso che riguarda la designazione arbitrale di Catania-Potenza, match di campionato in programma domenica pomeriggio al “Massimino”. Con il direttore di gara Marco D’Ascanio (Ancona), gli assistenti Dario Gregorio e Giovanni Mittica, entrambi della sezione di Bari e che proprio in un precedente confronto tra Potenza e Catania, quello del 27 novembre in Coppa Italia Serie C, furono già stati designati. Nella circostanza i rossazzurri vinsero 2-1 al “Viviani”, strappando la qualificazione al turno successivo.
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FASCIA DI CAPITANO: con Biagianti in panchina leadership assegnata a Silvestri
In occasione della prima partita del nuovo anno, il Catania è sceso in campo con Tommaso Silvestri nelle inedite vesti di capitano rossazzurro. Il difensore veneziano ha indossato per la prima volta la fascia dopo 61 gare ufficiali in maglia etnea a partire dal 2018.
Con Marco Biagianti e Giovanni Marchese entrambi in panchina, Francesco Lodi e Saro Bucolo ceduti e Andrea Mazzarani indisponibile per infortunio e probabile partente, è toccato proprio a Silvestri reggere la leadership della squadra a Francavilla Fontana. Per lui debutto da capitano con un pareggio esterno alla ripresa del campionato di Serie C ed elevate possibilità di ricoprire questo ruolo anche nelle prossime gare, a cominciare dalla sfida casalinga di domenica che vedrà opposto il Catania al Potenza.
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VERSO CATANIA – POTENZA: Ioime e Sarno attuali ex di turno. Arcidiacono, derby in famiglia
Diamo uno sguardo agli ex di Catania e Potenza che si sfideranno domenica allo stadio “Angelo Massimino”. Vincenzo Sarno rappresenta una vecchia conoscenza per i lucani, avendo militato in rossoblu nella stagione 2008-2009. Allora non fu un campionato di Prima Divisione Lega Pro da ricordare per i potentini che conclusero l’annata al 18/o posto ma furono ripescati l’anno successivo. Sarno, peraltro, su un totale di 22 presenze mise a segno un solo gol. Insomma, non un’esperienza esaltante dove saltò spesso la panchina con cinque differenti allenatori: Odoacre Chierico, Carmine Gautieri, Pasquale Arleo, Giuseppe Catalano e Giuseppe De Stefano.
A difendere i pali della squadra lucana spicca, invece, un ex Catania: lo scalpitante Raffaele Ioime, tra il 2004 ed il 2010 cresciuto nelle giovanili rossazzurre. Menzione a parte meritano i catanesi delle due squadre: il difensore Mario Noce, il terzino Kevin Biondi e l’attaccante Pietro Arcidiacono, che non hanno mai indossato la casacca dell’avversario di turno ma disputeranno una sorta di derby in famiglia.
ULTIM’ORA: Arcidiacono risolve il contratto con il Potenza, riparte da Messina
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MOTTA: l’ex Catania continua a giocare all’estero, lasciando l’Europa
Atalanta, Udinese, Torino, Roma, Juventus, Bologna, Catania e Genoa nella carriera di Marco Motta, classe 1986. L’ex terzino rossoazzurro, che in Sicilia ha totalizzato 13 presenze nel 2012, due anni fa risolse il contratto che lo legava agli spagnoli dell’Almeria firmando un accordo di durata biennale con i ciprioti dell’Omonia Nicosia. In precedenza aveva maturato esperienza all’estero tra le fila di Watford e Charlton (Inghilterra). Adesso Motta continua a giocare fuori dall’Italia, stavolta lasciando l’Europa: destinazione Indonesia, precisamente il Persija Jakarta.
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PEPPE DI STEFANO: “Il Catania non si sta indebolendo sul mercato e non credo rischi di fallire”
Peppe Di Stefano, giornalista di Sky Sport, dice la sua in merito alle vicende di casa Catania. Lo fa intervenendo telefonicamente ai microfoni di Radio Delfino:
“Sapevo 6-7 giorni prima del noto messaggio mandato ad alcuni giocatori per gli auguri di Natale, non tutti. Ci sono problemi di natura economica legati a Finaria e Meridi ma io sono convinto, poi magari mi sbaglio, che il Catania non rischi di fallire. Io penso che il Catania sia in una difficoltà economica tale per cui se gli altri anni, ad agosto o gennaio, potevi spendere milioni di euro per completare la rosa, adesso la rosa la devi snellire per arrivare a fine stagione. Non sono tanto convinto di queste cordate che stanno circolando. Io ho vissuto due closing con il Milan e ritengo che chi vuole comprare, compra e lo fa in gran segreto senza parlare alle tv, a fari spenti. Fai una due diligence, firmi un patto di riservatezza, mostri i conti bancari e diventi proprietario del club. Che Pulvirenti voglia vendere mi sembra chiaro. Con tutti i sacrifici economici sostenuti ha ancora la forza per tenere in vita il Catania, ma probabilmente non per riportarlo in alto. Ci sono club di Serie C che vivacchiano, ma una cosa è chiamarti Catania oppure, faccio un esempio, Cavese. Ci sono parametri economici diversi, il Catania ha bisogno di un proprietario che ti permetta di fare il Catania”.
“Io vedo, senza conoscere bene i fatti vedo, una situazione complicata ma non disperata. Gli stipendi sono stati regolarmente pagati a tutti, compresi i giocatori già andati via. Il tifoso è disperato perchè anni fa il Catania militava in Serie A e lo capisco, ma è difficile trovare un Presidente proprietario che oggi si possa sobbarcare i debiti del Catania. Deve comprare anche Torre del Grifo. Ci sono acquirenti che attendono il fallimento del Catania, ma questo non sarebbe nei desideri dei tifosi. Spero vivamente che Follieri o eventuali cordate risolvano la questione e che anche imprenditori locali ne abbiano la forza. Faccio un ragionamento. Se tu Pulvirenti sai che smetti a giugno, perchè continui ad investire soldi adesso? Bisogna capire bene la situazione. Meglio morire o vivacchiare? A Palermo, Napoli, Firenze hanno preferito una nuova proprietà . A Catania sembra esserci un amore infinito per la matricola, che venga preferita la matricola in Eccellenza ad una nuova denominazione in Serie B. Il tifo rende viva la città , ma bisogna capire quel è la soluzione migliore per accontentare i tifosi. Poi potrebbe anche verificarsi un miracolo sportivo, ottenendo la promozione in B. Ora vediamo cosa succederà sul mercato. Ad oggi il Catania ha ceduto giocatori non titolari nell’ossatura base e non si sta indebolendo. Si parlava di un cambiamento radicale ma al momento non è così. Il mercato è lungo e l’attuale rosa è da primi 4-5 posti. Mi dispiace, poi, riscontrare che si sia creato un grande distacco all’interno dell’ambiente. I problemi si risolvono, però io vedo disaffezione, poca gente allo stadio. Questo mi impressiona di più”.
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CATANIA – POTENZA: valore mercato rose a confronto
Si avvicina la disputa di Catania-Potenza, partita valida per la 22/a giornata del campionato di Serie C ed in programma domenica pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”. Secondo informazioni raccolte dalla nostra redazione presso Transfermarkt, la valutazione di mercato della rosa attualmente a disposizione di Cristiano Lucarelli sarebbe pari a 4.58 milioni. Tommaso Silvestri, Jacopo Furlan (300mila), Marco Biagianti, Jacopo Dall’Oglio (275mila), Davis Curiale e Matteo Di Piazza (250mila) i giocatori che avrebbero il valore di mercato più importante.
La valutazione dell’organico del Potenza di Giuseppe Raffaele, invece, sarebbe in questo momento di 3.18 milioni. Alvaro Iuliano (250mila), Orlando Viteritti (225mila), Daniele Ferri Marini (200mila), Pietro Arcidiacono, Jacopo Murano e Ciro Panico (175mila) i calciatori economicamente più rappresentativi della formazione lucana.
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AVELLINO: Catania a rischio per vari giocatori
Problemi di formazione per l’Avellino, quando si avvicinano le trasferte a distanza ravvicinata di Teramo e Catania. Il tecnico Eziolino Capuano è al momento costretto a rinunciare agli infortunati Charpentier e Silvestri, mentre al “Massimino” rientrerà dalla squalifica De Marco. Si segnala, inoltre, un colpo alla caviglia subito in allenamento da Alfageme e l’affaticamento muscolare riportato da Zullo. In dubbio per i prossimi imminenti impegni anche Micovschi che ha svolto lavoro differenziato.
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RICCHIUTI: “Giocatori Catania mentalmente fragili, spero non sia vero il rischio fallimento”
Ai microfoni di Radio Delfino, l’ex Catania Adrian Ricchiuti commenta la delicata situazione in casa Catania:
“Non so questa lettera come sia uscita fuori, se è stato fatto apposta per cedere qualche giocatore, ed a me sembra proprio così. Ho letto della cordata, spero si risolva tutto nel migliore dei modi anche se è una situazione molto difficile secondo me. Chi va a mettere dentro tantissimi soldi in questi casi? Sulla base della mia esperienza, vedendo uno stadio così freddo quando una città non vuole più dei personaggi come Lo Monaco e Pulvirenti, penso che la cosa migliore sia ripartire come ha fatto il Palermo. Poi il problema sarà chi viene a dare una mano al Catania. Spero non sia vero il rischio fallimento”.
“Sicuramente sul campo il Catania non sta facendo bene e non capisco come mai i giocatori che vanno via rendono al meglio mentre in Sicilia si spengono. Io pagherei per tornare a Catania. Evidentemente chi gioca lì da tempo non riesce a trasmettere cosa significhi indossare la maglia rossazzurra. Hanno forse paura di giocare? Lucarelli può dire e fare quello che meglio crede, ma è il calciatore che deve guardarsi dentro. La rosa non è scarsa, ma a livello mentale sono fragili. E se sei fragile a Catania non puoi giocare. Perchè la piazza giustamente pretende e devi provare a vincere. Non posso vedere il Catania andare a Francavilla e fare 0-0, con tutto il rispetto. Il mister fa bene a cercare di tirare fuori parole come ‘kamikaze’ e ‘guerrieri’ ma in campo ci vanno i calciatori. Conosco il suo carattere, nessuno può insegnargli nulla sotto questo aspetto”.Â
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BACHINI: il difensore diretto alla Sicula Leonzio. Fece andare su tutte le furie Lo Monaco…
Il difensore dell’Arzignano Matteo Bachini è un nuovo giocatore della Sicula Leonzio. Il nome del calciatore classe 1995 non è nuovo in casa Catania. Tre anni fa il Direttore Pietro Lo Monaco, sicuro di averlo preso, vide sfumare a sorpresa l’operazione con il ragazzo trasferitosi, poi, alla Juve Stabia. Riportiamo le dichiarazioni rilasciate, allora, da un Lo Monaco molto contrariato:
“Su Bachini è da non crederci. Aspettavamo il ragazzo con il suo agente a Catania. Eravamo d’accordo su tutta la linea. Il procuratore ha parlato con il nostro Direttore Sportivo in sede, poi ha dato una botta relativa al suo ‘cachet’. Ha tirato una pietra. Aveva lasciato il giocatore in città . Sono andati a mangiare Spinesi, il procuratore ed il giocatore in un ristorante catanese. Nello stesso istante il collaboratore dell’agente ha mantenuto i contatti con un’altra squadra scegliendo di giocare altrove per 2-3mila euro in più. Bachini è un ragazzotto che secondo noi rispondeva a certi requisiti. Ma se un ragazzotto preferisce andare da un’altra parte per 2-3mila euro, vada pure. Il mercato è fatto di queste cose, purtroppo. Il nostro sistema è bacato, la colpa primaria è dei dirigenti. I direttori non capiscono che i procuratori hanno un potere pazzesco oggi”.Â
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CATANIA: in cinque a rischio diffida e due diffidati
In vista del confronto con il Potenza, il prospetto disciplinare aggiornato in casa Catania continua a vedere in regime di diffida il difensore Tommaso Silvestri e l’esterno offensivo Davide Di Molfetta. Entrambi, pertanto, al prossimo cartellino giallo verranno squalificati. Sono cinque, invece, i giocatori che figureranno nell’elenco dei diffidati alla ricezione di un ulteriore cartellino giallo: Kevin Biondi, Andrea Mazzarani, Emmanuel Mbende, Andrea Esposito e Giuseppe Rizzo.
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