Sono trascorsi quindici giorni dalla partita di Pescara che ha sancito l’eliminazione dai play-off e di fatto la chiusura dell’annata calcistica. Da quel momento il Catania si è arroccato nel silenzio, limitandosi a ringraziare in una nota i tifosi per il supporto dato alla squadra durante l’anno. Nella breve comunicazione pubblicata al termine dell’ultima settimana d’allenamento prima del tradizionale “rompete le righe”, il club etneo faceva sapere di essere «già al lavoro in vista del 2025/2026», ovvero di aver iniziato a programmare la prossima stagione.
In realtà i punti di domanda si susseguono alla vigilia del quarto anno della gestione Pelligra sotto l’Etna, il terzo consecutivo in Serie C. C’è un direttore generale operativo da settimane in sede (l’ex ad del Genoa Alessandro Zarbano) che non è stato ancora ufficializzato, ci sono i tasselli legati al direttore sportivo (Daniele Faggiano) e all’allenatore (Domenico Toscano) da sistemare. Il lavoro sul mercato, poi, si preannuncia particolarmente assiduo, dal momento che tra prestiti ed esuberi si dovranno operare scelte mirate in sede di costruzione dell’organico.
L’auspicio è che il silenzio, a differenza di quanto accaduto in precedenti occasioni, sia foriero di novità a stretto giro. Da quasi due settimane i tifosi sono alla finestra in attesa di conoscere le prossime mosse societarie. Le legittime ambizioni della piazza devono essere corrisposte dai fatti, lasciando che i dubbi diano spazio alle certezze per ritenere che si stia lavorando in direzione di una maggiore competitività del progetto. Occorre tempestività nel prendere decisioni determinanti.
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