Cinque volte spazio al 4-3-1-2 in questo torneo di Lega Pro, in quattro occasioni Catania schierato secondo il 4-3-3. Due i sistemi di gioco adottati dal 1’ da mister Pino Rigoli. In entrambi i casi i risultati non sono stati soddisfacenti o hanno convinto solo in parte. La carta Caetano Calil o Giuseppe Fornito trequartista ha rappresentato soluzioni valide, ma solamente in alcuni frangenti.
Sarà un caso ma l’unica realizzazione del brasiliano in questo campionato è arrivata giocando alle spalle delle due punte. E’ forse questa la migliore collocazione tattica di Calil, che non ha pienamente convinto finora da attaccante centrale. In qualità di punta, invece, Andrea Russotto vede più di frequente la porta mentre, nelle vesti di esterno offensivo, si sacrifica ulteriormente partendo da dietro e finendo per arrivare meno lucido negli ultimi metri.
In questo contesto, però, Andrea Di Grazia, uno dei calciatori più in forma del momento, sembra trovarsi a suo agio nel 4-3-3 così come Maks Barisic, altro elemento in crescita. Vien da chiedersi a questo punto quale sia, realmente, il giusto modulo per questo Catania. E’ il caso di apportare qualche modifica allo scacchiere tattico? Urge l’utilizzo di un nuovo sistema di gioco? Variare alcuni interpreti? A mister Rigoli il compito di trovare al più presto la quadratura del cerchio.
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