VICENZA: ecco come lo ha cambiato Pasquale Marino

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Pasquale Marino

Pasquale Marino e Giovanni Lopez, netta differenza di gestione del Vicenza

10 punti raccolti nelle prime undici giornate di campionato con Giovanni Lopez al timone del Vicenza; ben 38 su 19 partite disputate con Pasquale Marino in panchina. Piuttosto evidente la differenza da quando l’ex tecnico del Catania dirige la formazione biancorossa. Se con Lopez la compagine veneta viaggiava con una media pari a nemmeno un punto a partita, grazie al brillante operato di Marino, la media arriva a due.

Il risultato? L’attuale quarto posto in classifica alle spalle dell’Avellino, con la ghiotta opportunità di avvicinarsi sensibilmente al secondo posto questa sera, in caso di vittoria contro il Catania, portando a +8 il vantaggio sul Lanciano nono classificato e fuori dalla griglia playoff. Attraversa un eccellente momento di forma la truppa vicentina, mai andata ko nell’anno solare 2015 e squadra che gode di ottima salute.

Lieve calo prestativo nelle ultime gare giocate, ma il Vicenza ha ricaricato le pile in questi giorni e, malgrado le assenze di Manfredini e Cocco, punta con decisione a proseguire sulla strada della continuità nei risultati. Marino ha trasmesso la giusta carica ad un gruppo molto unito, compatto, dedito al sacrificio e dalle spiccate doti caratteriali che esprime un calcio piacevole ed efficace.

Il tecnico marsalese ha contribuito a mutare l’atteggiamento della squadra sul rettangolo di gioco, ora più sicura di sé e determinata. Una mutazione che riguarda anche l’assetto tattico.  I biancorossi hanno usato moduli differenti dal 3-4-1-2 di Lopez, passando spesso dal 3-5-2, al 4-3-3 caro a Marino, sino al 4-2-1-3 attraverso una mentalità propositiva ed una precisa identità di squadra.

Contro il Catania, il Vicenza non snaturerà il proprio modo di giocare ma punterà a non scoprirsi troppo, ben consapevole del fatto che i rossoazzurri dispongono di uomini particolarmente pericolosi, sulla carta, negli ultimi metri. Un bel giocattolo quello costruito da Marino, alla squadra etnea il compito di non farlo funzionare a dovere questa sera.